Kenya. Una rete per fermare i matrimoni precoci
20 febbraio 2020
Nel campo profughi di Kakuma, la Federazione luterana mondiale gestisce le scuole e i programmi di protezione dei minori
La Federazione luterana mondiale (Flm) gestisce le scuole e i programmi di protezione dell’infanzia nel campo profughi di Kakuma, nel nord-ovest del Kenya, dove purtroppo si registrano casi di matrimoni precoci.
«Non è un evento insolito», afferma Kapis Okeya, responsabile del programma di protezione a Kakuman per conto della Flm. «La Federazione luterana ha trattato 50 casi di matrimoni precoci ma sospettiamo che il numero effettivo sia dieci volte superiore».
La legge keniota è chiara: nel paese l’età legale per il matrimonio è 18 anni. Tuttavia, il matrimonio precoce non è raro nelle comunità, dove spesso la legge non viene applicata e il pagamento della dote è vista come un’entrata utile al reddito familiare.
Gli operatori della Flm riferiscono di ragazze rapite nelle prime ore del mattino e trasportate in furgoni privati nei loro paesi di origine per sposarsi. Gli insegnanti sono testimoni di casi in cui minorenni sono state ritirate da scuola per sposare uomini dell’età del proprio padre. «Nei primi anni della scuola elementare, l’iscrizione di ragazze e ragazzi è alta ma man mano che si procede al grado delle medie e delle superiori, le ragazze abbandonano la scuola a causa di matrimoni forzati, gravidanze precoci e maternità adolescenziale», afferma Okeya. «Di conseguenza, poche ragazze passano all’istruzione secondaria e alla fine hanno minori possibilità di carriera», aggiunge. Nell’ultimo anno della scuola elementare, così come nelle scuole secondarie, per ogni ragazza ci sono tre ragazzi che frequentano.
La Flm gestisce le scuole di Kakuma da quando il campo è stato istituito nel 1992. La protezione dei minori è parte integrante di questo lavoro. Una rete di insegnanti si occupa di aumentare la consapevolezza tra studenti e genitori, conduce visite a domicilio, fornisce pronto soccorso psicosociale ai minori che soffrono di abusi, e indirizza gli studenti a servizi di consulenza. In particolare gli insegnanti sono formati ad agire rapidamente quando un caso che necessita di protezione arriva alla loro attenzione.
Attualmente, ci sono solo due insegnanti che si occupano di protezione per ciascuna delle 21 scuole primarie gestite dalla Flm. Ognuna di queste scuole ha circa 3.000 studenti. Il campo profughi ha bisogno d’insegnanti più preparati, campagne di sensibilizzazione sulla violenza sessuale e di genere, rivolte anche ai ragazzi che rischiano di essere vittime di lavoro minorile.