Europa, gli enti diaconali chiedono più impegno per i minori
19 febbraio 2020
Eurodiaconia e i suoi membri raccomandano un maggior utilizzo di fondi per le politiche a favore dei giovani e al contempo linee strategiche di lungo periodo
Eu Alliance for investing in Children, l’Alleanza europea per gli investimenti nell’Infanzia, membro del network sociale Eurodiaconia di cui è parte anche la Diaconia valdese, ha rilasciato una dichiarazione che chiama la Commissione europea e i singoli stati membri a fare dell’eliminazione della povertà infantile uno dei punti cardine della politica europea dei prossimi anni, alla vigilia del Consiglio europeo che dovrà stilare il prossimo quadro finanziario pluriennale per gli anni 2021-2027. Nel nostro continente oggi un minore su quattro è a rischio povertà o esclusione sociale, il che equivale a quasi 23 milioni di bambine e bambini.
L'Unione europea si è impegnata a sostenere l'eradicazione della povertà infantile attraverso lo sviluppo di programmi che garantiscano l'accesso dei minori ai diritti sociali chiave.
L'Alleanza dell'Ue per gli investimenti nell'infanzia accoglie con favore la definizione delle priorità europee per la garanzia dell'infanzia in difficoltà e invita gli stati membri a garantire che le azioni adeguate siano lanciate già nel 2020. Ciò farà sì che le azioni siano in linea con il prossimo bilancio a lungo termine dell'Unione in discussione nei prossimi giorni e la programmazione di queste risorse finanziarie da parte degli Stati membro.
L'Alleanza dell'UE per gli investimenti nell'infanzia chiede:
-alla Commissione europea di presentare immediatamente la sua proposta di garanzia per i minori. Sollecita la Commissione a garantire che la proposta e raccomandazione del "Consiglio di garanzia per l'infanzia" si basi sulla raccomandazione del 2013 sugli investimenti economici nei confronti dell'infanzia, che si fonda su tre pilastri: accesso a risorse adeguate, servizi di qualità accessibili e diritto alla partecipazione dei bambini;
-agli Stati membro dell'Ue di adottare entro il 2020 una raccomandazione del Consiglio sulla garanzia dell'infanzia che guiderà gli investimenti dell'Ue e nazionali e lo sviluppo di politiche volte a ridurre la povertà infantile.
Il Parlamento europeo ha proposto che il Fondo sociale europeo Plus (FSE +) stanzi 5,9 miliardi di Eueo per l'attuazione delle politiche di garanzia per i minori. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha dichiarato che la realizzazione di tali garanzie sarà una priorità per la sua Commissione e ne ha affidato lo sviluppo e il coordinamento al commissario Nicolas Schmit e alla vicepresidente Dubravka Šuica.
Dato questo impegno politico, nell'ottobre 2019, l'Alleanza per gli investimenti nell'infanzia ha invitato l'Ue a stabilire che per l’attuazione di tutto ciò siano destinate non solo risorse finanziarie ma anche un quadro politico che guiderà gli Stati membri nella lotta alla povertà infantile attraverso politiche nazionali e attraverso un uso strategico dei fondi.
Per questo motivo, l'Alleanza dell'UE per gli investimenti nei bambini ha invitato gli Stati membro ad adottare una raccomandazione del Consiglio che si baserà sul testo del 2013 sugli investimenti nei bambini.
Nel lanciare la proposta con largo anticipo i proponenti vogliono evitare che gli stati si trovino a dover riprogrammare i propri bilanci e a contempo intendono far sì che i ragionamenti attorno alle politiche minorili siano improntati a logiche di pianificazione, e non di interventi una tantum a seguito di emergenze.