Pannelli solari inutilizzati sui palaghiacci olimpici piemontesi
18 febbraio 2020
Importanti lavori e investimenti ma a oggi ancora non sfruttati
Tutti i palazzi del ghiaccio “olimpici” (Torino, Pinerolo e Torre Pellice) sono stati oggetto di importanti lavori di restyling negli ultimi anni. In realtà il Palatazzoli di Torino rischia di essere chiuso per un anno fra pochi mesi per il rifacimento della pista.
I lavori già eseguiti riguardano coperture, rimesse a nuovo, impiantistica, spazi di uso sportivo e pubblico; e sugli impianti sono stati posizionati i pannelli solari per la produzione di energia elettrica. Tutti i lavori sono stati resi possibili dal “tesoretto olimpico” cioè da quei fondi rimasti dalla dotazione dei Giochi olimpici del 2006.
Di particolare interesse per tutti gli impianti il posizionamento dei pannelli fotovoltaici: la produzione di energia elettrica dovrebbe essere utile a ridurre i consumi di strutture notoriamente molto energivore, rendendo più sostenibile la gestione.
In realtà i lavori, appaltati dalla Regione Piemonte attraverso Scr (società di committenza regionale), non sono stati ancora ultimati.
«Mancano tutti i collaudi degli impianti – commenta un po’ amareggiato Marco Cogno, sindaco di Torre Pellice –; in realtà non è ancora risolto in modo definitivo il problema delle infiltrazioni di acqua dal tetto e tutto questo fa si che i lavori non siano finiti».
In più, per quanto riguarda il fotovoltaico (meno di 40 kw installati sul tetto del Cotta Morandini) si assommano i problemi: «Al di sopra dei 20 kw la pratica di accreditamento al Gse (Gestore nazionale elettrico) è lunga e complessa; bisogna anche coinvolgere l’Agenzia delle dogane. Per cercare di accelerare la chiusura dei lavori abbiamo come Comune dato anche un incarico professionale a un elettrotecnico», chiosa il sindaco.
In ogni caso saranno ancora mesi di attesa; ed un intervento che avrebbe dovuto essere previsto fin dalla costruzione degli stadi, ancora non produrrà i suoi effetti positivi sulla gestione.