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«I cristiani e l’accoglienza dell’altro in Europa»

Un forum ecumenico a Parigi sul tema dell’accoglienza dei migranti (ma non solo), tra gli oratori anche Luca Negro, presidente Fcei

La questione migratoria è un tema complesso, che mette in gioco la società a tutti i livelli, chiese comprese. Come si collocano i cristiani in un contesto in cui crescono la paura del diverso e la violenza? Come vivono il loro impegno nel mondo? Quale modello di società propongono? La questione dell’accoglienza va in realtà ben oltre il fenomeno migratorio, l’accoglienza dell’”altro”, del “diverso”, l’apertura a punti di vista nuovi offrono una ricchezza che non tutti sono in grado di cogliere. Si tratta quindi di fare una riflessione teologica e pastorale, confrontando i vari approcci e domandandosi “a che punto siamo” rispetto alle varie dimensioni dell’accoglienza (migranti, persone diversamene abili, anziani/giovani, donne nei ministeri…).

A questi stimoli cercheranno di dare risposta gli oratori del Forum ecumenico europeo organizzato per domani sabato 12 ottobre a Parigi, dal Consiglio delle chiese cristiane in Francia (Cecef) con il sostegno della Federazione protestante di Francia, dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, della Conferenza episcopale, e del settimanale protestante Réforme.

Il forum avrà luogo nei locali della chiesa protestante di Saint- Esprit, in rue Roquépine 5, e vedrà confrontarsi nella mattinata tre oratori: dall’Italia, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore battista Luca M. Negro, che porterà tra l’altro l’esperienza dei corridoi umanitari avviata come progetto pilota in Italia, da cui poi sono nate iniziative e progetti analoghi in altri paesi, fino ad arrivare alla proposta di un corridoio europeo (pochi giorni fa l’incontro internazionale a Montecitorio per la presentazione ufficiale, vedi qui l’approfondimento). Gli altri due oratori saranno la professoressa Julija Vidovic, docente all’Istituto ortodosso di Teologia Saint-Serge, impegnata a livello ecumenico e sui temi bioetici (su cui ha svolto vari progetti di ricerca nello stesso Istituto, ma anche al Collège des Bernardins e all’Université catholique de Lille)e mons. Antoine Hérouard, vescovo ausiliario di Lille e membro della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), già segretario della Conferenza episcopale di Francia e rettore del Pontificio Seminario francese a Roma.

Al termine delle relazioni ci sarà spazio per il dibattito, quindi dopo pranzo le testimonianze di accoglienza in tre ambiti specifici: accoglienza e integrazione in chiese nate dal fenomeno migratorio, accoglienza in un contesto intergenerazionale, accoglienza in un contesto interculturale. Un lavoro in gruppi consentirà un ulteriore scambio di esperienze, prima della chiusura della giornata con la meditazione e i saluti.

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