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La chiesa valdese di Torre Pellice propone una tavola rotonda dedicata alla libertà religiosa, di coscienza e di pensiero

Il comitato di evangelizzazione della chiesa valdese di Torre Pellice propone per domenica 4 agosto, alle 16,30 alla casa valdese in via Beckwith, un incontro a più voci, sul tema delle libertà, della laicità in Italia, della lotta ai pregiudizi.

«Una riflessione e un confronto che possano uscire dal ghetto di identità precostituite», spiega Danilo Mourglia, membro del comitato di evangelizzazione. «Abbiamo cercato voci multiple, differenti, che potessero dare il loro parere sulla laicità, il pregiudizio, la libertà di pensiero e di religione. Stiamo attraversando un momento di crisi, che potrebbe diventare anche opportunità di scelta e crescita. Ricordiamoci che la crescita avviene nel confronto nella differenza, non nell’omogeneità».

Alla tavola rotonda partecipano Daniela Di Carlo, pastora valdese, Alda Guastalla, professoressa di scienze biologiche dell’Università di Torino e consigliera della comunità ebraica, Izzeddin Elzir, imam di Firenze, Franco Milanesi, professore di storia e filosofia, Stefano Bisi, giornalista e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Modera l’incontro il giornalista Battista Gardoncini.

«Ormai viviamo in una moltitudine di fedi», afferma Daniela Di Carlo, pastora valdese a Milano. «La realtà registra una pluralità che deve essere vista come qualcosa di prorompente e positivo. Molto spesso, invece, viene visto come una minaccia. Essere parte integrata della maggioranza può favorire dei processi di omologazione. Noi come valdesi abbiamo un dono immenso della nostra storia fatta di repressioni a cui abbiamo resistito: credo che possiamo continuare ad aiutare le minoranze a prendersi cura di sé e sostenere la ricchezza della diversità».

Franco Milanesi, professore di storia e filosofia, ribadisce l’importanza del tema: «Rimettere al centro del dibattito pubblico il tema della laicità significa anche togliere ogni dubbio sul suo concetto. L’argomento spesso viene confuso con ateismo e altri ambiti. Una chiarezza semantica e terminologica è indispensabile».

Secondo Alda Guastalla, professoressa di scienze biologiche dell’Università di Torino e consigliera della comunità ebraica, il problema della laicità è vissuto da tutte le minoranze in modo molto forte. «Tra le comunità valdese ed ebraica – spiega – i punti di vista sono relativamente vicini, da sempre c’è una forte intesa e affinità, dovuta certamente anche ai percorsi storici. Problemi con la religione “principale” in Italia, cioè quella cattolica, continuano ad esserci, soprattutto su alcuni temi specifici in cui le minoranze si trovano in difficoltà».

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