Val Pellice al voto, poche liste
09 maggio 2019
Due o in alcuni casi (Torre Pellice, Lusernetta) una sola compagine per governare il territorio. L'articolo è tratto dal mensile L'Eco delle valli valdesi, numero di maggio, in distribuzione in questi giorni in tutto il pinerolese
Anche la val Pellice partecipa alla massiccia tornata elettorale del 26 maggio: molti i Comuni chiamati alle urne, tra i quali anche Luserna San Giovanni e Torre Pellice e, in alta valle, Bobbio Pellice e Villar Pellice. Se a Torre Pellice è una sola la lista candidata, con Marco Cognoche si avvia senza ostacoli (se non il quorum) verso il secondo mandato, più appassionante si annuncia il duello elettorale a Luserna, dove a sfidare Duilio Canale, sindaco uscente che si ricandida con la lista Proposta Civica per Luserna S. Giovanni, ci sarà Donato Marzano, sostenuto dalla lista S.I.A.M.O. Luserna. «Abbiamo sentito la necessità di formare questo gruppo – spiega il candidato sindaco – perché riteniamo che la precedente amministrazione non abbia impiegato le cospicue risorse a disposizione per soddisfare le priorità del nostro territorio. Si è così costituito questo gruppo di lavoro, pronto con grande entusiasmo a svolgere il suo ruolo, che sia all’opposizione o, come speriamo, alla guida di Luserna». La proposta si concretizza in un dettagliato programma che si propone di mettere al centro la persona e le sue necessità, diviso in tre aree tematiche: servizi, territorio e ambiente.
Dal canto suo Canale intende proseguire il percorso iniziato cinque anni fa con uno sguardo verso il futuro: «Intendiamo coinvolgere i giovani per dare seguito al nostro programma di rinnovamento». Il tema delle infrastrutture è al centro di entrambi i programmi e verte principalmente sugli impianti sportivi, a partire dalla ristrutturazione piscina e, possibilmente, il rifacimento della pista da atletica.
Particolare rilievo assumerà nel dibattito la questione dell’accorpamento dei plessi scolastici, già motivo di accese polemiche durante la prima amministrazione Canale, che si dice aperto a un dialogo costruttivo «L’interesse primario dev’essere la sicurezza dei bambini. Detto questo, sono aperto a trovare insieme tutte le soluzioni possibili, restando fermo l’assunto di base». Più deciso invece a mantenere tutti e tre i plessi, Donato Marzano definisce «prioritario reperire i fondi per l’adeguamento sismico di quei fabbricati. Tutta la val Pellice ci è riuscita, non è possibile che solo Luserna non sia in grado».
A Torre Pellice, nonostante sia presente una sola lista, sarà necessario raggiungere la metà degli aventi diritto al voto per evitare il commissariamento. Di qui l’invito di Cogno a recarsi alle urne per non correre un rischio che avrebbe del paradossale. «Non andare alle urne sarebbe un errore che metterebbe a rischio il proseguimento di un cammino importante. Ci ripresentiamo leggermente rinnovati, con alcuni innesti under 40a ringiovanire le fila, a portare avanti un progetto con una macchina amministrativa ormai rodata in grado di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per crescere insieme».
A Villar Pellice si gioca con la geometria con Lilia Garnier, sindaco uscente sostenuta dalla lista o, sfidata da Luca Bonjour, (Triangolo circoscritto da un cerchio) appartenente alla precedente maggioranza e il cui programma si pone in continuità con il lavoro svolto dall’amministrazione uscente. Tra le priorità di entrambe le liste compare la realizzazione di un collegamento alternativo con Torre Pellice. «Qualsiasi inconveniente sull’unico collegamento ora presente rischia di isolarci – spiegano i due candidati –: è nostro impegno quello di pensare e realizzare un percorso alternativo, anche soltanto per le emergenze»
Ragionando oltre i confini comunali e nella considerazione della val Pellice come entità anche politica, non sembra esserci una forte e diffusa volontà di intensificare i rapporti in direzione di una fusione dei Comuni, anche se tutti i candidati si sono espressi in favore di un sempre maggiore potenziamento dei legami costituiti dalla già presente unione. «Non vediamo la necessità di una fusione – dichiara Lilia Garnier, a cui fa eco il suo avversario Luca Bonjour –: al di là dei pur considerevoli vantaggi economici nei primi anni non ci sarebbero benefici effettivi portati da questa soluzione». Più possibilisti, ma comunque prudenti, i candidati di Torre e Luserna, con Cogno che sottolinea la sua disponibilità di lunga data. «Già nel 2015 mi espressi in favore della fusione e tuttora sarei disposto a pensare a uno studio di fattibilità, ma ovviamente non possiamo fare da soli». Prudente Canale, che demanda ad altri un’iniziativa di questo tipo: «La proposta dovrebbe arrivare dai Comuni più piccoli, perché se arriva da noi può sembrare che vogliamo “inghiottire” le altre realtà e non si partirebbe con il piede giusto». Il suo avversario Marzano vede come necessario l’intensificarsi dei rapporti intercomunali. «Essenziale avere una visione d’insieme come territorio, i rapporti con cui costruirla concretamente andranno studiati e richiederanno la lungimiranza di tutti gli amministratori».