
Corridoi umanitari, nuovi arrivi in Belgio
04 dicembre 2018
150 persone sbarcate in sicurezza in un anno a Bruxelles nel progetto mutuato dall'esperienza italiana delle chiese evangeliche e sant'Egidio
49 rifugiati siriani sono atterrati in Belgio nelle ultime ore grazie al sistema dei Corridoi Umanitari adottato da Bruxelles esattamente un anno fa, su input e modello di quanto avviato in Italia dalla Federazione delle chiese evangeliche, Tavola valdese e Comunità di sant’Egidio. La particolarità del caso belga è la partecipazione all’accoglienza di un ampio spettro di chiese, coordinate dal Comitato “Insieme in pace” (Together in Peace) che raccoglie, tra le altre, chiese protestanti, evangelicali, ortodosse e anglicane, nonché le comunità ebraiche e musulmane del paese. La grande maggioranza dei profughi sarà accolta dalla Conferenza episcopale belga in collaborazione con Caritas e sant’Egidio. Il numero di donne, uomini e bambini accolti da Bruxelles in questo anno sale così a 150, il tetto stabilito per questa prima tornata. La speranza e l’obiettivo è di poter avviare presto un nuovo protocollo d’intesa.
I rifugiati sono stati accolti dalle famiglie e dalle comunità che li ospiteranno con fiori e giochi per le bambine e i bambini, alla presenza di vari rappresentanti delle chiese belghe, fra cui monsignor Herman Cosyns, segretario generale della Conferenza episcopale belga che nel parlare alla stampa ha dichiarato: «Sono particolarmente emozionato nel dare il benvenuto oggi anche a persone più anziane. I volontari delle nostre parrocchie sono pronti ad aiutarvi e a farvi sentire a casa al più presto, e a contribuire in questa maniera a creare una società più solidale».