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«Guardare avanti: la chiesa evangelica sta cambiando»

Si è concluso ieri nella città bavarese di Würzburg la 5a sessione del 12° Sinodo dell’Ekd, la Chiesa evangelica in Germania

Un silenzio pesante accompagna la relazione della vescova luterana di Amburgo Kirsten Fehrs di fronte all’assemblea riunita in plenaria martedì. Il tema è il dramma delle violenze sessuali nella Chiesa protestante, uno dei punti centrali di questa 5° sessione del 12° Sinodo della Chiesa evangelica in Germania, affrontato a partire da testimonianze shoccanti, ascoltate e raccolte dalla portavoce della commissione appositamente nominata, che parlano di abusi, anche da parte di pastori, su donne e giovanissimi.

Fehrs lancia un appello urgente alla chiesa affinché affronti la questione con responsabilità, riparando per quanto possibile i danni commessi: «Una chiesa che non si oppone a queste violenze non è più una chiesa» afferma con decisione, nel silenzio di tomba che regna nella sala e che si interrompe solo al termine della sua relazione (di quasi un’ora) con un applauso scrosciante. Al momento si parla di 479 casi documentati, ma si tratta di stime incomplete, in quanto non esiste ancora uno studio a livello nazionale e la Chiesa evangelica è partita con un certo ritardo rispetto, ad esempio, alla Chiesa cattolica. I due contesti ecclesiastici sono per molti versi assai diversi ma, è stato sottolineato, non si può pensare che le chiese protestanti siano esenti dal rischio. Ieri il Sinodo ha quindi approvato all’unanimità un piano d’azione di 11 punti e un programma di prevenzione degli abusi sessuali da 1,3 milioni di euro; inoltre un’indagine sarà condotta nell’ambito della Diaconia, al quale sono riconducibili i due terzi dei casi documentati finora.

Più distesa l’atmosfera al momento della trattazione di altri temi chiave di questo Sinodo, la sfida digitale e il ruolo dei giovani nella chiesa. Riguardo al primo tema, il Sinodo ha approvato un incremento negli investimenti (in denaro e risorse umane) nell’ambito della digitalizzazione: sono stati presentati due strumenti concreti, un «cercatore di chiese digitale» che possa indirizzare gli utenti verso la chiesa che si adatta alle esigenze di ognuno (uno strumento simile esiste già nella Chiesa d’Inghilterra), e una piattaforma che ogni comunità possa utilizzare. La sperimentazione di nuove forme di evangelizzazione e di cura pastorale attraverso gli strumenti digitali è un altro dei punti forti del progetto. Anche la Chiesa evangelica in Germani si trova quindi di fronte alla sfida che vede impegnate le chiese protestanti del sud Europa (vedi per esempio qui), le cui implicazioni non sono soltanto tecniche, ma etico-teologiche: quale sarà la nuova chiesa che si realizzerà attraverso questi strumenti? Se lo chiedono anche qui.

Il potenziamento della digitalizzazione e delle sue possibilità per “far rivivere” la chiesa e ampliare la sua sfera d’azione al di fuori delle classiche mura si lega strettamente con il tema dei giovani, argomento centrale di questa sessione sinodale. Rispetto a questo è stata approvata unanimemente una risoluzione intitolata «Guardare oltre/avanti: la chiesa evangelica sta cambiando», in cui l’Ekd si è impegnata su una serie di punti: maggiore coinvolgimento dei giovani in ruoli di leadership, valorizzazione delle loro esperienze (ad esempio riconoscendo professionalità nel volontariato), e maggiore apertura a una “contaminazione” fra musica sacra e musica pop, ricordando l’importanza che la musica ha sempre rivestito nell’espressione della propria fede e nella trasmissione del messaggio evangelico. Da un lato si è dunque ribadita l’importanza delle professionalità musicali (strumentisti, compositori, direttori di coro), dall’altro si è sottolineata l’importanza di inserire i gusti e le scelte dei più giovani anche all’interno della “musica di chiesa”.

Il Sinodo ha infine riconosciuto la varietà di nuovi spazi in cui “essere chiesa”, legata in gran parte proprio all’azione giovanile: sulla scia della riflessione sulle fresh expressions, anche l’Ekd ha espresso l’appoggio alla sperimentazione di nuove formule (sebbene da inquadrare nella propria struttura organizzativa), consapevole che un esperimento può anche fallire, ma che non per questo bisogna smettere di tentare cose nuove. Un Sinodo attento all’attualità e proiettato al futuro dunque, come dimostrano anche i temi politici affrontati in alcuni suoi pronunciamenti, come la tutela dei diritti dei rifugiati o l’uscita dal carbone.

Photo: i rappresentanti dei giovani all’ultimo Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (Ekd).

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