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Per chi suonano le campane della pace

Diverse iniziative in molti paesi europei, in Canada, negli Usa e in Australia ricorderanno domenica la fine della prima guerra mondiale

Le campane sono state per secoli uno strumento di comunicazione, usato per annunciare eventi (lieti o calamitosi) o per scandire il tempo; l’11 novembre 1918, giorno in cui per molti paesi finì la prima guerra mondiale, risuonarono gioiosamente, dopo anni di devastazione. Esattamente cento anni dopo, ricorderanno quel giorno suonando da un capo all’altro dell’Europa, ma anche in Canada, negli Stati Uniti e in Australia, in momenti diversi della giornata.

Associazioni di “campanari” o di veterani, organizzazioni ecclesiastiche e culturali hanno infatti invitato tutti i “possessori” di campane, religiosi e civili, a fare risuonare un sonoro messaggio di pace, solidarietà e speranza.

Le chiese cattoliche e protestanti del Belgio aderiranno all’iniziativa Ringing bells across Europe, suonando alle 11,30 le campane e delle chiese e di altri edifici religiosi e civili. Essendo domenica saranno celebrate funzioni religiose particolari, accanto a quelle consuete. A Bruxelles nella cattedrale Saints-Michel-et-Gudule la pastorale giovanile, in collaborazione con gli omologhi protestanti, organizza una veglia di preghiera nello spirito di Taizé. Un invito particolare è stato rivolto ai “carilloneur”, perché in quella giornata esprimano la loro arte con le campane di chiese e altri edifici

Il Belgio ha risposto all’appello di «suonare le campane attraverso l’Europa» promosso nell’anno europeo del patrimonio culturale 2018 da un insieme di organizzazioni tedesche (il Comitato per il patrimonio culturale tedesco, diverse città, l’ufficio culturale della Chiesa evangelica in Germania, l’organizzazione cattolica Bonifatiuswerk).

La prima “chiamata” è stata in occasione della Giornata internazionale della pace (21 settembre), cui hanno partecipato, ricordando che nel 2018 ricorre anche il doppio anniversario della Guerra dei Trent’anni (1618-1648), più di mille “campane” (più di 700 nella sola Germania) di chiese cattoliche e protestanti, di diverse denominazioni (evangeliche, luterane, riformate…), dal Belgio alla Repubblica Ceca, dalla Finlandia alla Svizzera, dalla Francia all’Ungheria.

Nel Regno Unito, il richiamo è arrivato dalla campagna Ringing remembers, promossa dal Dipartimento governativo delle amministrazioni locali, dall’organizzazione Big Ideas e dal Central Council of Church Bell Ringers. Per ricordare l’armistizio, ha invitato a suonare all’unisono alle 11 in punto in tutte le città, paesi e villaggi, “reclutando” 1400 nuovi suonatori di campane in ricordo degli altrettanti caduti durante la prima guerra mondiale, come rilevato da una ricerca condotta dal Central Council of Church Bell Ringers, che negli ultimi mesi ha aggiunto 400 nomi all’elenco stilato appena dopo la fine della guerra.

Anche al di là dell’Oceano, in Canada, la Royal Canadian Legion ha invitato all’iniziativa Bells of Peace. Qui, e lo stesso accadrà negli Stati Uniti e in Australia, le campane suoneranno al tramonto, con 100 rintocchi per simboleggiare gli anni trascorsi dall’armistizio; si comincerà alle 16,29 a Terranova, terminando un’ora dopo nella Columbia Britannica, in una sorta di onda sonora che percorrerà tutto il Paese da est a ovest. La stessa onda sonora che, idealmente, quel giorno attraverserà l’Europa al canto di «basta guerre».

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