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Discorso Juncker. Negro (Fcei): Finalmente l’Europa batte un colpo

«Ci auguriamo che il governo italiano faccia la sua parte in termini di accoglienza ed integrazione. Le chiese evangeliche italiane mettono a disposizione l’esperienza acquisita negli anni»

«Finalmente l’Europa batte un colpo affermando ciò che è ovvio da anni e cioè che la questione delle migrazioni mediterranee è un tema comunitario a tutti gli effetti, e non solo un problema di alcuni paesi più esposti». Lo afferma Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), dopo il discorso odierno del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sullo stato dell’Unione alla Plenaria, nell’Europarlamento a Strasburgo, nel quale ha parlato, tra le altre cose, della necessità di «aprire delle vie di immigrazione legale verso l’Europa».

«Ci auguriamo quindi che il governo italiano voglia avvalorare questa impostazione facendo per primo la sua parte in termini di accoglienza ed integrazione, contrastando con ogni mezzo le spinte individualiste e sovraniste che si stanno affermando in alcuni paese della UE» continua.

«Da parte loro le chiese evangeliche italiane continueranno, come hanno sempre fatto in questi anni, a collaborare con chiese e movimenti ecclesiali, organizzazioni della società civile e istituzioni nel quadro di politiche umanitarie sostenibili che garantiscano vie sicure e legali di accesso a migranti e rifugiati. L’esperienza acquisita negli anni di “corridoi umanitari” costituisce un prezioso bagaglio che mettiamo a disposizione per promuovere queste politiche» conclude Negro.

 

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