Nelle prossime due domeniche, 19 e 26 novembre, le chiese delle valli sono chiamate a rispondere a un mandato della Conferenza del Primo distretto.
Sono state indette delle assemblee di chiesa nel cui ordine del giorno compare l’argomento «vita delle chiese», che ha tenuto banco nell’ultima Conferenza.
«I lavori sul tema “vita delle chiese” hanno prodotto del materiale interessante – spiega Mauro Pons, pastore a Perrero e presidente della Commissione esecutiva del Primo Distretto – e avremmo dovuto mandarli alle chiese perché ne discutessero. Secondo la Ced questo però non avrebbe forse prodotto grandi risultati, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato più facile discutere di questo argomento, che è fondamentale e non può più essere rimandato, con l’aiuto di alcuni facilitatori o animatori». L’obiettivo è di raccogliere le opinioni di tutti, partendo dalla base delle nostre chiese e non solo da quelli che partecipano ai momenti istituzionali come le Conferenze.
Lucia Dainese, membro della Ced e referente della commissione dedicata alla Vita delle Chiese, sottolinea come l'approfondimento del tema sia stato sollecitato dalla Commissione d'Esame sull'operato della Ced: «Nelle relazioni delle chiese trasparivano in modo più o meno esplicito o sotteso una serie di problematiche presenti nelle nostre chiese, che ben conosciamo: la scarsa partecipazione, la difficoltà nel reperire vocazioni come anziani di chiesa, contribuzioni sempre più basse. Riteniamo sia fondamentale dare l'opportunità a tutte le chiese del distretto di affrontare queste tematiche con delle discussioni aperte e sincere».
Prosegue Mauro Pons: «Abbiamo creato un gruppo di lavoro composto da molti giovani che potrebbe chiamarsi “gli Invincibili”, che andranno fra il 19 e il 26 in tutte le chiese e il 4 dicembre si ritroveranno per rielaborare il materiale raccolto, che speriamo sia molto e ricco di spunti. Sono animatori esterni alle chiese in cui andranno a lavorare, questo per evitare di essere troppo coinvolti in dinamiche interne alla propria comunità. In seguito, nell'incontro di primavera dei Concistori, discuteremo di ciò che è emerso e infine, nella prossima Conferenza distrettuale, contiamo di arrivare con delle indicazioni di lavoro. La nostra chiesa funziona su una struttura ottocentesca, che deve fare i conti con una società che è cambiata molto e con la diminuzione di risorse economiche e anche di forze pastorali. Dobbiamo interrogarci su come saranno le nostre chiese nel futuro e dobbiamo preparare una strategia da mettere in atto nei prossimi cinque anni, rispondendo al mondo contemporaneo».
«Questo è un percorso», conferma Lucia Dainese. «Lo stimolo iniziale è stato dato dalla Conferenza Distrettuale di giugno. Ora viviamo questa fase intermedia di assemblee, che speriamo porteranno delle riflessioni future anche nei vari gruppi di chiesa, poi ci sarà un momento di rielaborazione. Nella giornata dei concistori della prossima primavera faremo un ulteriore passo avanti nell'analisi di tutti questi ragionamenti, per poi riportarli nuovamente alla Conferenza Distrettuale del 2018. Negli incontri del 19 e 26 novembre abbiamo chiesto a pastori, pastore, diaconi e diacone di non essere presenti: non per escluderli dalla vita delle loro comunità, ma per lasciare più libertà di campo agli interventi dei laici».
Domenica 19 le assemblee si terranno nelle chiese di Angrogna, San Germano, Pramollo, Perrero Maniglia, Villasecca, Chiotti e Prali. Tutte in orario pomeridiano, tranne Pramollo che proporrà l'incontro dalle 10 alle 12.
La domenica successiva, il 26, nelle restanti comunità, anche in questo caso durante il pomeriggio.