500 anni dopo la Riforma: se ne discute anche a Parigi
17 novembre 2017
Il teologo Paolo Ricca fra gli ospiti di una tavola rotonda alla Cité Universitaire
Martedì 21 novembre, con inizio alle 19,30 presso la Fondazione «Heinrich Heine» della Cité Internationale Universitaire di Parigi (27, boulevard Jourdan – Parigi 14°Arrondissement), in collaborazione con la «Konrad Adenauer Stiftung» e la Fondazione «Maison de l’Italie», si tiene una tavola rotonda sul tema «500 anni dopo la Riforma». Dopo un saluto da parte dell’ambasciatore della Repubblica federale tedesca, Nikolaus Meyer-Landrut, interverranno al dibattito: Markus Dröge, vescovo della Chiesa protestante di Berlino-Brandenburgo; Patrick Cabanel, professore alla École pratique des hautes études di Parigi e organizzatore della celebrazione ufficiale della Riforma che si è tenuta a fine settembre, alla presenza del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron; Gwenaël Boulet, pastora e segretaria nazionale incaricata della formazione per la Chiesa protestante unita di Francia (EpudF); Paolo Ricca, professore emerito alla Facoltà valdese di teologia di Roma, per l’Italia. Modera l’incontro il giornalista François Ernenwein, capo-redattore de La Croix, il più importante quotidiano religioso francese, cattolico, ma con frequenti aperture sull’ecumenismo e sul dialogo interreligioso internazionale.
La tavola rotonda intende fare il punto, a 500 anni dall’affissione delle 95 Tesi di Lutero, sui cambiamenti profondi che sono avvenuti nel protestantesimo internazionale, a partire dalla Germania, e su quali vie –secondo gli oratori – esso si stia avviando già oggi e in un futuro prossimo.
«La parola “Riforma” – dice Paolo Ricca – non ci aiuta a capire ciò che realmente è stato quel momento. Nel mio intervento proporrò due parole che dovremmo tenere presenti per capirlo: la prima è “rifondazione della fede” (come si espresse Karl Barth in una conferenza del 1933) e quindi rifondazione della chiesa nella Parola di Dio; la seconda è una “ri-sostanziazione” di quelle che sono le parole chiave della fede, a cui va data sostanza biblica. Questo sarebbe più di una riforma, è proprio un nuovo tipo di cristianesimo».