La Comunione anglicana accoglie la Dichiarazione congiunta sulla giustificazione per fede
02 novembre 2017
Durante un culto a Westminster per i 500 anni della Riforma protestante
Il 31 ottobre all’Abbazia di Westminster, a Londra, in un culto dedicato ai 500 anni della Riforma protestante, la Comunione anglicana ha formalmente accolto la Dichiarazione congiunta luterano-cattolica sulla Giustificazione per fede.
Il documento, sottoscritto nel 1999 ad Augusta (Germania) dai rappresentanti della Federazione luterana mondiale e del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, vede così aggiungersi all’accordo un’altra confessione cristiana, dopo il Consiglio metodista mondiale (2006) e la Comunione mondiale delle chiese riformate (luglio 2017).
Durante il culto odierno, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha consegnato ai rappresentanti delle chiese luterane e della chiesa cattolico-romana una risoluzione del Consiglio consultivo anglicano che afferma come «anglicani e luterani condividano la comprensione della giustificazione per grazia … secondo cui noi siamo dichiarati e resi giusti davanti a Dio per grazia soltanto attraverso la fede per i meriti del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, e non per le nostre opere o meriti».
La stessa risoluzione proseguiva facendo notare che «nel 1986 la Commissione internazionale anglicana e cattolico-romana ha redatto una dichiarazione sulla “Salvezza e la Chiesa” che osservava come le due confessioni siano d’accordo sugli aspetti essenziali della dottrina della salvezza e del ruolo che la Chiesa ha in essa».
«La Dichiarazione congiunta rappresenta una svolta nel superare le divisioni emerse al tempo della Riforma – ha affermato il vescovo anglicano di Coventry, Christopher Cocksworth -. La buona notizia del perdono e della libertà in Gesù Cristo è ciò che ci unisce come cristiani. Una parola di grazia che vogliamo condividere con tutto il mondo».
Alla celebrazione ecumenica della Riforma a Westminster è seguito un simposio, presso la St. Margaret’s Church situata tra l’Abbazia e il Parlamento britannico, sull’impatto della Riforma in Gran Bretagna dal titolo “Liberati dalla grazia di Dio”.