Guatemala. Una battuta d’arresto nella lotta per la giustizia
22 settembre 2017
I luterani protestano contro l’avvenuta espulsione di Iván Velásquez Gómez, commissario che indagava sull’impunità e sulla corruzione
Fonte: FLM
La Comunione delle Chiese luterane del Guatemala – composta anche dalla Chiesa luterana del Guatemala, chiesa membro della Federazione luterana mondiale (Flm) – ha protestato contro l’espulsione da parte del Governo del commissario della Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (Cicig). Le chiese affermano che l’ordine imposto a Iván Velásquez Gómez di lasciare il paese costituisce una grave battuta d’arresto nella lotta in corso contro la corruzione e l’impunità.
Nominato dalle Nazioni Unite, Velásquez Gómez è a capo della Cicig dal 2013. L’organismo indipendente internazionale è stato istituito su richiesta del Governo guatemalteco nel 2007 per smascherare individui e gruppi criminali che, infiltratisi nelle istituzioni statali, hanno promosso l’impunità e hanno minato il processo democratico del paese dopo l’accordo di pace del 1996 che ha messo fine a decenni di conflitto interno armato.
In una dichiarazione, i rappresentanti della Comunione hanno sostenuto che il colombiano Velásquez Gómez, insieme all’ufficio del pubblico ministero, «sono impegnati in una lotta molto importante contro la corruzione di alti funzionari del paese, con risultati senza precedenti nella storia del paese. ... [Sono] riusciti ad indagare e a smantellare le varie strutture di corruzione che, infiltratesi anche nelle più alte sfere dello stato, si sono garantite così l’impunità».
Il presidente guatemalteco Jimmy Morales ha ordinato al commissario di lasciare immediatamente il paese il 26 agosto, lo stesso giorno in cui migliaia di persone tra cui studenti universitari e rappresentanti di organizzazioni indigene e della società civile, sono scese in piazza per manifestare il proprio sostegno al lavoro della Cicig e dell’ufficio del procuratore generale. I manifestanti chiedevano anche le dimissioni del presidente Morales.
Le chiese luterane hanno dichiarato che l’espulsione di Velásquez Gómez, «costituisce un pericolo per la giustizia, la pace, la democrazia e i diritti umani», perché implica l’intenzione di fermare la ricerca in corso sui casi che dovrebbero essere perseguiti. Hanno invitato il Governo ad annullare la decisione di espulsione del commissario. Le chiese inoltre hanno fatto appello al dialogo e ai processi non violenti per rafforzare la costruzione della pace in Guatemala.