Articolo tratto da Voce Evangelica
Il Locarnese commemora la vicenda della comunità evangelica costituitasi sulle rive del Verbano nella prima metà del Cinquecento e costretta all'esilio nel 1555. L'occasione è data dai festeggiamenti in occasione dei 500 anni della Riforma protestante.
Lo scorso fine settimana è stata inaugurata, nel Castello visconteo di Locarno, la mostra “Dall’esilio dei protestanti alla costruzione della tolleranza”. L’allestimento, curato dall’archivista della città Rodolfo Huber, ripercorre la storia della presenza protestante nella regione, dalla cacciata dei protestanti nel 16° secolo, fino alla costituzione, nella seconda metà dell'Ottocento, di nuove chiese riformate nel Ticino e al loro riconoscimento - avvenuto nel 1976 - da parte dell'autorità cantonale.
Il fine settimana di commemorazioni - organizzato dalla Chiesa evangelica-riformata di Locarno e dintorni in collaborazione con le autorità locarnesi - ha visto lo svolgersi di una tavola rotonda su “Lutero e la Riforma a sud delle Alpi” presso la sala dei congressi di Muralto - alla quale è intervenuto, tra gli altri, il professor Emidio Campi dell’Università di Zurigo -, di una fiaccolata partita dal Castello Visconteo e giunta fino alla piazzetta dei Riformati, e di un culto ecumenico nella chiesa di San Francesco, con la partecipazione del vescovo di Lugano Valerio Lazzeri. Presenti alle manifestazioni anche esponenti delle famiglie von Muralt e von Orelli, discendenti dei protestanti costretti a fuggire da Locarno.
Il prossimo fine settimana sarà il comune di Muralto a celebrare la memoria delle famiglie locarnesi espulse nel 1555. Sabato 23 settembre sarà infatti inaugurata la nuova Piazzetta dei Muralti, tra la stazione ferroviaria e il lungolago, dove sono stati posti pannelli che raccontano la storia della prestigiosa famiglia convertita al protestantesimo e perciò costretta all'esilio. Una rappresentazione teatrale ricorderà quegli avvenimenti.