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Costruire il dialogo con il canto

Un coro di giovanissimi palestinesi e israeliani si esibisce stasera a Losanna: un esempio di costruzione della convivenza pacifica attraverso l’arte e la cultura

Fonte: Laurence Villoz/Protestinfo

Un gruppo composto da 24 giovani coristi provenienti dai quartieri est e ovest di Gerusalemme si esibirà in concerto questa sera, giovedì 13 luglio, alla chiesa di Saint-Laurent a Losanna.

A dirigere la formazione, rinforzata da musicisti e coristi locali, il direttore (tra l’altro) del coro della città di Losanna, Dominique Tille.

«Il canto crea un’energia che unisce i giovani», ha spiegato Fiuna Seylan-Ongen, la presidente di «Coexistences», un’associazione del territorio romando che ospita gruppi di palestinesi e israeliani per permettere loro di dialogare al di fuori di una zona in conflitto. Dal 7 al 14 luglio «Coexistences» accoglie i 24 giovani, 12 ebrei e 12 palestinesi, membri del coro dell’Ymca di Gerusalemme.

«Questo tipo di coro è assai particolare per Gerusalemme, dal momento che la città è profondamente divisa. Di solito non ci sono spazi di coesistenza fra ebrei e musulmani», sottolinea Fiuna Seylan-Ongen. «Il lavoro musicale più sorprendente che abbiamo fatto come gruppo è la composizione originale attraverso il processo del dialogo. Trenta coristi israeliani e palestinesi che non condividono la stessa lingua, né lo stesso credo politico e religioso, che non hanno quasi niente in comune hanno trovato il modo di scrivere un brano musicale comune», rileva il direttore della corale dell’Ymca, Micah Hendler, in un comunicato.

I giovani coristi, di età compresa fra 14 e 19 anni, si incontrano una volta alla settimana per cantare e confrontarsi. «Un viaggio in Svizzera permette di creare una dinamica diversa e nuove affinità all’interno del gruppo. Se a Gerusalemme non hanno per forza l’impressione di formare un gruppo, in Svizzera, di fronte a un’altra cultura, si rendono conto che condividono moltissime cose e hanno davvero tanto in comune», aggiunge la presidente dell’associazione. Inoltre, i ragazzi sono ospitati nelle famiglie, a coppie formate da un ebreo e un musulmano.

Durante il loro soggiorno i ragazzi hanno dato un altro concerto, mercoledì 12 luglio alla sede dell’Onu, visitato il Museo della Croce rossa a Ginevra, partecipato a un laboratorio sul cioccolato e assistito a una presentazione del sistema politico svizzero.

Immagine: via Pixabay

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