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Per il loro consueto incontro, che si svolge ogni anno in una località diversa, questa volta i rappresentanti protestanti e musulmani tedeschi hanno scelto Wittenberg: una scelta non casuale, nel Cinquecentenario della Riforma protestante. E proprio in corrispondenza delle manifestazioni che si tengono in città per l’Esposizione universale sulla Riforma, l’incontro ha avuto luogo alla vigilia della settimana dedicata al dialogo interreligioso (5-10 luglio), inaugurata insieme ai rappresentanti ebrei. Il programma prevede dibattiti, laboratori, concerti, spettacoli, e due celebrazioni (la preghiera islamica del venerdì alle 13 e una celebrazione ebraica alle 20,30), che si terranno venerdì 7 nella House of One. Questo edificio in legno, situato nel padiglione del dialogo interreligioso, è l’anteprima dell’ambizioso progetto (che sarà presentato lunedì 10) di un centro interreligioso a Berlino, che dovrebbe riunire sotto uno stesso tetto le tre religioni monoteiste.

Prima di incontrarsi per discutere, i rappresentanti protestanti e musulmani hanno visitato i luoghi della Riforma a Wittenberg martedì 4 luglio. Tra loro, Heinrich Bedford-Strohm, presidente della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), e Aiman Mazyek, portavoce del Consiglio di coordinamento dei musulmani (Krm) che riunisce quattro associazioni islamiche nazionali: l’Unione turco-islamica per le questioni religiose (Ditib), il Consiglio islamico della Repubblica federale tedesca (Ird), il Consiglio centrale dei musulmani (Zmd) e l’associazione dei centri culturali islamici (Vikz). Ringraziando per l’invito e rallegrandosi per l’importante anniversario, Mazyek ha ricordato come sarebbe stato impossibile, cinquecento anni fa, un incontro di questo genere fra cristiani e musulmani.

Sottolineando la necessità di affrontare in modo costruttivo e pacifico il confronto fra le religioni, contro l’imposizione forzata e violenza di un credo, hanno dichiarato che le diverse religioni devono promuovere con tutte le loro forze la coesione sociale nel mondo. Secondo un comunicato stampa congiunto dei due leader religiosi, il rafforzamento della coesione è assolutamente necessario. Richiamandosi alla situazione internazionale delle tensioni turco-tedesche, affrontata durante la discussione, hanno affermato che protestanti e musulmani insieme, in questo processo verso la pace, possono essere di supporto alla società, pur duramente colpita dagli attacchi terroristici. «Le forze populiste e di destra sfruttano (e provocano) paura e intolleranza, siamo noi forze religiose a doverci opporre» ha detto Mazyek, e gli ha fatto eco Bedford-Strohm: «Una società civile forte ha bisogno di comunità religiose forti e indipendenti: il dialogo religioso con l’islam è una parte importante in una “storia di apprendimento della Riforma”. Libertà significa sempre libertà di fedi diverse».

Immagine di Martin Jehnichen/Ekd

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