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Ieri 312 imam della comunità religiosa islamica d’Austria (IGGIÖ) hanno presentato presso il centro islamico di Vienna-Floridsdorf, sede della più grande moschea austriaca, una dichiarazione nella quale si definisce l’Isis la «pecora nera» della fede islamica e si chiede ai musulmani di partecipare all’integrazione sociale attiva.

Nella dichiarazione contro «l’estremismo, la violenza e il terrore» si afferma che «le atrocità dei terroristi dell’Isis sono contrarie all’Islam e devono essere condannate con fermezza». «Questi terroristi utilizzano la nostra religione pacifica per raggiungere i loro obiettivi politici», si legge ancora.

Nella dichiarazione si afferma: «Noi, imam austriaci, continueremo a fare tutto il possibile per mantenere la convivenza pacifica qui in Austria come parte di questa società. Nulla ci impedirà di impegnarci per la pace, per la libertà, per la giustizia, per le pari opportunità per uomini e donne, per la sicurezza sociale basata sulla ragione e sulla solidarietà».

Il presidente della IGGÖ, Ibrahim Olgun, ha affermato durante la presentazione che «una religione che mira alla pace non può avere tendenze fondamentaliste, terroristiche o radicali» e che la fede islamica è stata «inquinata» dalle azioni di estremisti violenti.

Citando un passaggio dal Corano Olgun ha detto che «quando un uomo uccide un uomo, è come se avesse ucciso tutta l’umanità, e chi salva la vita di un uomo è come se avesse salvato tutta l’umanità».

Sempre nella dichiarazione gli imam mettono al primo posto l’importanza della prevenzione e il lavoro giovanile ed esprimono preoccupazione per la crescente «stigmatizzazione sociale della popolazione musulmana e il razzismo anti-musulmano in Austria» che «ha trovato terreno fertile in tendenze estremiste in varie parti della società».

 

Immagine: Via Facebook

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