Concesso l’ingresso in Gran Bretagna alla prima pastora arabo-cristiana
17 maggio 2017
In un primo momento il Ministero dell’Interno aveva rifiutato il permesso, temendo che la pastora Rola Sleiman non sarebbe più tornata nel suo paese
La prima donna araba ordinata pastora in Medio Oriente, di cui tempo fa abbiamo scritto sul nostro sito, ha ricevuto all’ultimo minuto l’autorizzazione ad entrare in Inghilterra per prendere parte all’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia.
Il Ministero dell’Interno aveva inizialmente vietato l’ingresso alla pastora Rola Sleiman, della Chiesa nazionale evangelica (protestante) della Siria e del Libano, sostenendo di temere che lei non sarebbe ripartita dopo la sua visita di otto giorni.
Dopo un’ondata di proteste e richieste, l’ambasciata britannica ad Amman, Giordania, ha dichiarato che la 42enne poteva entrare nel Regno Unito venerdì 19 maggio.
La pastora Sleiman ha dichiarato di essere «estremamente grata e riconoscente» per il sostegno ricevuto, ma ha aggiunto di essersi sentita trattata ingiustamente.
«Sono state affermate molte cose ingiuste come quella, ad esempio, che non ero in grado di coprire i costi del mio soggiorno e di non essere disposta a tornare nel mio paese», ha detto. «Ora so di essere sostenuta da compagni di fede e non sono solo. E sono estremamente grata per quello che la gente ha fatto».
Nel mese di febbraio la pastora ha assunto il suo primo incarico a Tripoli, nella locale chiesa presbiteriana, ed è stata invitata a partecipare ai lavori della Kirk (chiesa di Scozia, ndr.), intervenendo in particolare sulla giustizia di genere e sulla situazione politica in Medio Oriente.
Il rev. D. John Chalmers, ex moderatore della Chiesa di Scozia, ha dichiarato che «il buon senso ha prevalso», aggiungendo: «Siamo grati al Ministero dell’Interno per aver accolto la nostra richiesta e per aver concesso un visto che permette alla pastora Rola Sleiman di viaggiare e di partecipare all’Assemblea Generale di Edimburgo.
«È stato chiaro - dal sostegno che abbiamo ricevuto dai mezzi di comunicazione, dalla gente e dalla chiesa - che le persone hanno ritenuto che si stesse commettendo un errore e che una importante voce sarebbe mancata alla nostra Assemblea».
«Alla fine – ha concluso Chalmers – ha prevalso il buon senso e tutto si è svolto nei tempi necessari a completare l’organizzazione del viaggio di Rola. Non vediamo l’ora di accoglierla».