Xsone 4.0 coinvolge gli studenti del pinerolese
09 maggio 2017
La città di Pinerolo ospita questa settimana due grandi eventi che legano temi sociali, sensibilizzazione, rispetto delle persone, collaborazione tra enti, scuole e Diaconia Valdese
Due serate importanti attendono il pubblico questa settimana a Pinerolo: sono inserite nel calendario di Xsone 4.0, rassegna proposta dalla Diaconia Valdese Coordinamento Opere Valli e coinvolgono i ragazzi e le ragazze di numerosi istituti superiori pinerolesi.
La prima serata sarà giovedì 11 maggio, con lo spettacolo teatrale Siamo diversi, siamo uguali messo in scena dagli studenti della classe 4ª turistico dell'Istituto Alberti-Porro, in programma alle 21 al Teatro Incontro di Pinerolo, in via Caprilli 31.
L'evento è la conclusione del progetto di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni, nato con l'intenzione di abbattere gli stereotipi che negli ultimi anni si sono creati nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un progetto che tra febbraio e maggio ha coinvolto circa 25 ragazzi e che si è articolato in tre diversi momenti: si è partiti con un momento di formazione a scuola a cura di alcuni operatori della Diaconia Valdese e di Radio Beckwith Evangelica, a cui è seguito un periodo di alternanza scuola-lavoro che ha impegnato i ragazzi nella realizzazione dello spettacolo finale. Infine, la messa in scena dello spettacolo, giovedì 11 al teatro Incontro.
«Progetti come questi, all'interno della scuola, sono particolarmente importanti – racconta Beatrice Lella, docente dell'Istituto Alberti-Porro – perché mirano ad abbattere i luoghi comuni di cui inconsapevolmente i ragazzi sono ancora portatori e racchiudono un alto valore educativo».
Coronamento della serata, l'esibizione del Coro Moro, formato da ragazzi africani che cantano in dialetto piemontese.
Secondo appuntamento sarà #mifidodite, serata di sensibilizzazione contro la violenza di genere.
Sabato 13 maggio alle 21 saranno proiettati sul palco del teatro Sociale 12 cortometraggi, di cui un video intergenerazionale, dedicati alla prevenzione e sensibilizzazione sulla tematica della violenza di genere. Un progetto che abbraccia la campagna Ferite, a volte uccise dell’8xmille del 2013 dell’Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste, improntata all’impegno etico e sociale.
#mifidodite giunge alla sua terza edizione: sono coinvolti 16 istituti scolastici e due strutture residenziali per anziani, per un totale di quasi 2.000 persone, 350 delle quali impegnate nella realizzazione dei cortometraggi.
«Tre anni durante i quali si sono create importanti collaborazioni e sinergie – afferma Paola Paschetto, responsabile progetto per la Diaconia Valdese e Cov –, a partire dallo splendido lavoro di squadra con le tre associazioni del territorio, AnLib, Svolta Donna e Uomini in Cammino, che ci hanno seguito nelle varie fasi del progetto, arrivando ai dirigenti scolastici e ai docenti che ci hanno permesso di entrare nelle loro scuole e classi, creando le condizioni ottimali lavorare a stretto contatto con i ragazzi».
Anche quest'anno #mifidodite si presenta con alcune novità: un nuovo istituto superiore, quello di Giaveno, che si è aggiunto alle scuole aderenti al progetto, così come una scuola elementare e due scuole medie della Val Chisone. Per la prima volta hanno preso parte al progetto anche alcuni ospiti delle due strutture residenziali per anziani: la Casa delle Diaconesse di Torre Pellice e l'Asilo dei Vecchi di San Germano Chisone.
Un confronto intergenerazionale che ha dato vita al video di interviste: «Naturalmente il tema della violenza – spiega la counsellor Alessandra Mattiola – è stato affrontato in modo diverso con i più piccoli rispetto ai ragazzi adolescenti degli Istituti superiori. Con i bimbi delle elementari si è trattato di ragionare sugli stereotipi di genere, soffermandoci sulle emozioni suscitate. Con i ragazzi delle medie ci siamo concentrati su quattro parole chiave, riprese nei titoli, ossia amore, violenza, rispetto e dignità. Solo successivamente è venuta l’idea di raccogliere testimonianze ed emozioni di persone di differenti età su queste quattro parole, che hanno dato vita alle interviste intergenerazionali».
Tutti i cortometraggi, compresi quelli degli anni passati, saranno visibili e scaricabili dal sito www.xsone.org.
Entrambe le serate, 11 e 13 maggio, sono ad ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.
Per informazioni consultare il sito www.xsone.org o la pagina Facebook del progetto.