Vivere senza paure
18 aprile 2017
Dalla Westfalia, Germania, il messaggio della presidente Annette Kurkush in occasione della Pasqua
«Dio non lascerà che terrore e paure siedano accanto a noi. Così come non ha lasciato che sedessero accanto al Figlio», questo è il messaggio scaturito dal discorso che ieri, lunedi di pasquetta, la presidente delle chiese evangeliche della Westfalia, Annette Kurkush, ha tenuto alla Bielefeld-Bethel Church. La riflessione pasquale intendeva rispondere ad alcune domande dirimenti della vita. Partendo dalla narrazione biblica di Giona, il profeta inghiottito dal grande pesce e salvatosi per l’amore e l’intervento di Dio, Kurkush ha incoraggiato i presenti ad avere fede anche nelle situazioni più difficili, in apparenza impossibili e senza speranza.
«Quando sembra di essere caduti in basso si deve pensare alla possibilità di poter cadere ancora più in basso», eppure «il Signore non ci abbandona, è presente e vicino a noi, sempre, e ci indica la strada, ci invita a reagire, ci salva grazie alla sua presenza», ha ricordato la presidente Kurkush nella chiesa di Bethel dov’erano presenti tante famiglie, molte delle quali disagiate o con difficoltà familiari, ed anche disabili, anziani, donne e tanti bambini e ragazzi delle scuole locali.
«Saper affrontare le sfide dei tempi, sfide appassionati e presenti oggi – ha proseguito Kurschus – è importante. Altrettanto importante è non nascondere al prossimo le difficoltà che ognuno di noi è chiamato ad affrontare, prima o poi, come le malattie, le disabilità, le miserie e anche la morte. Qui a Bethel, oggi, l’insegnamento più importante giunge da questa comunità: affrontare le difficoltà con un sorriso. Il vostro sorriso, la vostra fede, la vostra dignità e fierezza sono insegnamenti importanti per tutti noi».
Lo scorso 2 marzo e sino al 7, una folta delegazione delle chiese evangeliche della Westfalia, guidata proprio dalla presidente Annette Kurkush, ha fatto visita in Italia per incontrare le chiese evangeliche della penisola e alcune cariche istituzionali importanti, come il presidente del Senato Pietro Grasso e per visitare luoghi e confrontarsi con persone che operano nei centri di accoglienza e di osservazione in materia di rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e per conoscere il funzionamento dei «Corridoi umanitari» promossi dalla Fcei insieme alla Comunità di Sant’Egidio e la Tavola valdese.