Durante il sedicesimo secolo la Riforma ebbe una notevole forza di penetrazione anche nel Marchesato di Saluzzo. Poi, con la formale annessione del Saluzzese ai domini sabaudi sancita dal trattato di Lione nel 1601, il duca Carlo Emanuele I impose ai riformati la scelta tra l’abiura e l’esilio.
Anche il medico saluzzese Giorgio Biandrata aderì alla Riforma. Ebbe una vita travagliata: dopo la conversione dovette espatriare e visse gli ultimi periodi della sua vita in Transilvania, dove una maggiore libertà religiosa permise a lui e ai suoi seguaci di professare la loro fede.
A lui oggi è intitolata un’associazione culturale, la Biandrata, che opera a Saluzzo dal 1998 nel settore culturale, storico e formativo, improntato ai valori del dialogo interculturale e interreligioso, della pace e della solidarietà.
L’occasione dei 500 anni della Riforma Protestante ha fornito spunto all’associazione per organizzare una serie di eventi, in collaborazione con numerosi enti del territorio e con il Centro culturale valdese di Torre Pellice.
Sabato 1 aprile alla Castiglia verrà inaugurata la mostra Le strade dei valdesi: l’esilio, alla presenza delle classi II della scuola media La Rosa Bianca di Saluzzo, che hanno lavorato sul tema della Riforma durante l’anno.
Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese di Torre Pellice, ci spiega il motivo della scelta di questa esposizione: «la Castiglia è una delle tante prigioni in cui furono rinchiusi i valdesi durante le repressioni del 1600. Saluzzo è anche uno dei punti di partenza della strada dell’esilio forzato verso le Svizzera, una marcia forzata e obbligata a cui furono sottoposti coloro che erano riusciti a sopravvivere ai mesi di prigionia. Con la mostra vogliamo raccontare la Riforma e la Controriforma partendo da una delle pagine storiche più tragiche. Sono però passati 500 anni e non ci vogliamo fermare a quel periodo: Saluzzo rimane attento al pensiero protestante, abbiamo fatto un cammino per creare un maggiore ecumenismo e ora possiamo condividere pensieri e progetti futuri con altre chiese ed espressioni religiose».
Gli eventi legati alla Riforma a Saluzzo proseguono sabato 8 aprile con il convegno La riforma al centro: Passato e Presente della Riforma nella Sala Rovasenda nella Castiglia. Interverranno storici, teologi, docenti universitari, che affronteranno l’argomento secondo diverse prospettive.
«Il centro culturale valdese sarà rappresentato dalla pastora Erika Tomassone – aggiunge ancora Rosso – che affronterà il tema delle donne della Riforma. L’obiettivo dell’incontro non è parlare della Riforma pensando solo al passato, a Lutero, ma anche dedicando attenzione ai riformatori italiani che hanno operato nel Cinquecento, fino ad arrivare alla situazione dei giorni nostri».
A conclusione del convegno dell’8 aprile si potrà assistere a un concerto del coro del Collegio valdese di Torre Pellice.
Domenica 9 aprile si snoderà infine per le vie di Saluzzo un percorso tematico tra Riforma e Controriforma. A partire dai musei della Castiglia, toccando alcuni luoghi della Saluzzo storica, si ripercorrerà la presenza valdese e riformata e i successivi momenti storici di repressione, reclusione e partenza dell’esilio forzato verso la Svizzera. La prenotazione è obbligatoria, telefonando all’associazione Biandrata.