Il Cec e il diritto all’istruzione
27 marzo 2017
Anne-Marie Vuignier del Cec e la difficile situazione di due luoghi: Khan Al Ahmar e Susyia
Il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) e la Commissione delle chiese per i problemi internazionali (Ccia), lo scorso 20 marzo, hanno espresso preoccupazione per alcune demolizioni previste in due Territori palestinesi. L’allarme è arrivato in occasione della 34sima sessione del Consiglio per i diritti umani a Ginevra.
Anne-Marie Vuignier, portavoce per i diritti umani del Cec, ha nell’occasione voluto segnalare la difficile situazione di due luoghi: Khan Al Ahmar e Susyia.
«Khan Al Ahmar – ha detto Vuignier –, ha ricevuto 42 ordini di demolizione in tutto il territorio, un provvedimento che colpirà 140 persone, la metà dei quali bambini ed è prevista inoltre la demolizione della scuola elementare costruita con il sostegno di donazioni internazionali, un atto che priverebbe 78 ragazze e 74 ragazzi della loro sede scolastica. Se così fosse, sarebbe colpito un diritto fondamentale: quello del diritto allo studio».
A Susyia, invece, le demolizioni colpirebbero più di 300 persone. «I 340 abitanti del villaggio di Susyia – prosegue Vuignier –, situato nelle colline a sud di Hebron, sono in attesa d’imminenti notizie sulle demolizioni di 114 stabili: case, ricoveri per animali, cisterne per l’acqua, latrine, due cliniche, una scuola e un asilo».
La dichiarazione Cec-Ccia, intende ricordare al governo israeliano i vincoli imposti dal diritto internazionale, proteggere la popolazione civile palestinese: «privare i bambini del diritto all’istruzione è grave ed è un ostacolo alla costruzione per un futuro sostenibile e costruttivo per la popolazione palestinese».