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Il 27 gennaio è il Giorno della memoria per ricordare la tragedia dell'olocausto e di tutte le vittime dei campi di sterminio della Seconda Guerra mondiale. È stata scelta questa data perché il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz. Molti eventi nel territorio ricordano quello che è stato per far in modo che non si dimentichi mai.

Da ormai cinque anni è attivo il progetto delle pietre d'inciampo dell'artista tedesco Gunter Demnig, un progetto di museo diffuso europeo per ricordare ogni singola vittima della persecuzione nazifascista. Martedì 17 gennaio Torino ha accolto la sua 85ª pietra d'inciampo. L'artista tedesco è tornato in città per il terzo anno consecutivo per continuare il suo progetto: le Stolpersteine. Fin'ora in Europa ne sono state installate più di cinquantamila, e in questi giorni Torino ne ha ospitate altre diciotto in sei circoscrizioni cittadine. L’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra, poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Ogni targa riporta le scritte “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte o scomparsa. A Torino, con le pose di quest’anno, sono ora presenti ottantacinque pietre e Davanti al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino in piazza Bodoni si è posata la pietra dedicata a Leone Sinigaglia, musicista, compositore e studioso.

Leone Sinigallia, di agiata famiglia colta torinese molto radicata nella comunità ebraica, crebbe in un ambiente culturalmente ricco a contatto con personalità del calibro di Galileo Ferraris, Antonio Fogazzaro e i Fratelli Rosselli. Era un esperto e appassionato alpinista e soprattutto un fine musicista e studioso di musica popolare. Viaggiò molto in Europa, frequentò Vienna, conobbe Brahams, Mahler e Borgiac. Si occupava anche di fotografia, entomologia, mineralogia e erboristeria. Al momento della persecuzione non si nascose, né cambiò nome o identità. Cerco rifugio all'ospedale Martini di Torino ma le SS e le squadracce fasciste lo trovarono, andarono a prenderlo per deportarlo ma lui morì d'infarto. La sua storia e la sua memoria è stata ricordata nella posa della pietra d'inciampo a Torino, come vi raccontiamo nel video qui sotto.

 

 

 

Gli appuntamenti nelle valli

A Torre Pellice il Comitato val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana contro il pregiudizio e per la comprensione tra i popoli organizza per sabato 28 gennaio alle 16,30 alla Biblioteca delle Resistenze la proiezione del film «Il figlio dell’altra», l'ingresso è libero. A San Germano Chisone mercoledì 25 gennaio, alle 14,30 alla saletta dell’Unione femminile, Rossella Prot, una giovane dottoressa in lingue e culture per il turismo, presenta il libro di Dieter Schlesak Il Farmacista di Auschwitz.

Sabato 28 gennaio alle 20,45 al tempio valdese di Pomaretto la Filodrammatica valdese e la Banda Musicale di Pomaretto offrono lo spettacolo «Parole e musica».

La scuola primaria statale «Hurbinek» di Pinasca propone lo spettacolo degli alunni di terza e quarta intitolato «Le parole della memoria – Hurbinek 1945-2017», al Salone Polivalente Comunale alle 20,45. Lo spettacolo sostiene il Progetto «Les jardins des femmes» per il Niger (con il patrocinio del Comune di Pinasca).

Anche Pinerolo organizza diversi momenti di ricordo e riflessione. Ieri c'è stata la proiezione de «Il figlio di Saul» di László Nemes ambientato nel 1944. Sabato 28 gennaio sarà la volta del Corteo. La partenza è dal Monumento alle vittime della violenza e dell’intolleranza in viale Cavalieri di Vittorio Veneto e raggiungerà il Monumento ex Internati in piazza Marconi, con la deposizione di corone da parte del sindaco e degli ospiti. Accompagnerà la Banda musicale Ana di Pinerolo.

Anche la Lav, il gruppo delle letture ad alta voce, celebra la «Giornata della Memoria» con letture e musiche degli artisti nei lager con il duo Almagoci e Fabio Pasquet. nei licei Porporato e Curie di Pinerolo venerdì mattina; alle 17 a Bricherasio al Caffè del Centro e sabato 28 alle 16,30 alla Scuola di Musica di Luserna San Giovanni.

Immagine: Diego Meggiolaro/RBE

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