Rifugiati e migranti. Protezione dei minori in Europa: l’appello di 78 organizzazioni
14 dicembre 2016
Si richiede un piano di azione comunitario per un’emergenza che cresce ogni giorno
In materia di protezione dei minori migranti e rifugiati in Europa serve un vero e proprio piano d’azione. Lo chiedono ben 78 organizzioni governative ed associazioni della società civile, tra cui diverse realtà religiose, come la Commissione di chiese per i migranti in Europa (Ccme), Eurodiaconia, World Vision, Caritas Europa e molte altre.
Muovendo dalla considerazione che un terzo delle persone migrate in Europa sono minori, e guardando ai dati sui minori migranti non accompagnati – in Italia il loro numero è raddoppiato in un solo anno – lo scorso 29 novembre le 78 organizzazioni hanno diffuso un documento congiunto dal titolo: “I bambini non possono aspettare. 7 azioni prioritarie per proteggere tutti i bambini rifugiati e migranti”.
In tutta Europa sono migliaia i bambini e le bambine migranti che quotidianamente sono esposti al rischio di abuso, violenza e sfruttamento. Per non parlare della violazione dei loro diritti fondamentali come quello alla salute, all’educazione, all’abitazione o alla sicurezza. «Questi bambini stanno crescendo nelle nostre società e in futuro saranno cittadini dell’Unione europea», si legge nel documento che fa appello alla leadership europea, affinché venga immediatamente lanciato un piano d’azione in cooperazione con la società civile, a favore di un’adeguata protezione per i minori migranti e rifugiati.
Sette gli ambiti di intervento proposti: creare un piano d’azione che coordini i sistemi di protezione dei vari paesi di arrivo, transizione e destinazione dei migranti; riformare la legislazione in materia di asilo; dare sistematica priorità ai bisogni dei bambini nelle politiche di migrazione e asilo; incentivare i fondi per il rafforzamento dei sistemi di protezione del bambino; offrire sostegno effettivo ai minori migranti e rifugiati in tutte gli ambiti in linea con la Convenzione dei diritti del fanciullo; armonizzare i sistemi statistici e di raccolta dati nell’UE in tema di minori migranti e rifugiati e dei loro diritti.