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25 ospiti, 19 persone che vi lavorano. Questi i numeri della «piccola» casa per anziani Miramonti di Villar Pellice che da poche settimane ha festeggiato il suo 34esimo compleanno. Piccola, ovviamente rispetto alle altre case di riposo legate alla Chiesa valdese, tendenzialmente ben più grandi.

A chi vivesse in modo superficiale il rapporto con la valle, potrebbe sembrare che la Miramonti «ci sia sempre stata», o che almeno abbia radici nel 1800. Invece è stata l’intuizione di due pastori (Geymet prima e Ayassot dopo) ad offrire al Concistoro della chiesa valdese di Villar Pellice la possibilità di avviare la casa per anziani.

Era una piccola pensione nata nel verde di Villar Pellice negli anni ’30, e come tale proseguì il suo nel suo ruolo fino agli anni ’50. Nel 1958 il pastore Geymet acquistò personalmente l’immobile donandolo alla chiesa di Villar; una ventina di anni ancora come casa per ferie ma pian piano quella vocazione venne meno. Al punto che il concistoro, di fronte alla necessità di forti spese sullo stabile, inizia una riflessione per un più completo utilizzo della struttura arrivando alla decisione di dar vita ad una casa per anziani, particolarmente dedicata ai residenti nell’alta valle. Così la casa per anziani Miramonti inizia la sua attività il 15 novembre 1982.

«Il personale (part time o tempo pieno) segue gli ospiti in tutto – sottolinea Manuela Bouissa, direttrice dal 1999 –; sono cioè interni sia la cucina che la lavanderia, le pulizie, oltre, naturalmente al rapporto con gli anziani».

Una volta alla settimana il medico convenzionato (Paola Grand) è a disposizione degli ospiti, che periodicamente possono usufruire di servizi per la persona quali pedicure o pettinatrice.

Miramonti non fa direttamente parte della «galassia Csd»; la gestione è infatti affidata ad un comitato nominato dal Concistoro locale, e tuttavia, sottolinea la presidente Ornella Michelin Salomon, «Con la Csd c’è una forte collaborazione per quanto riguarda contabilità, formazione, consulenze». Allo stesso modo non c’è una convenzione con l’Asl che in altre strutture interviene sulla parte sanitaria delle rette; «Riusciamo a ridurre gli importi delle rette per le persone in difficoltà economiche grazie al sostegno dell’8 per mille aggiunge la presidente».

Come si vive alla Miramonti?

«I nostri ospiti, di età fra i 75 anni ed i 103, possono contare su alcune attività organizzate anche grazie a un forte gruppo di volontari: si organizza ogni mese la festa dei compleanni, momenti di canto e musica, giochi di società, ginnastica dolce, pittura; una volta alla settimana c’è il culto grazie alla collaborazione con i pastori del 1° Circuito» continua la direttrice Bouissa.

Il volontariato risulta decisivo anche in occasione della annuale Festa della Miramonti in agosto, dove davvero tutta la comunità è coinvolta, ma anche nella manutenzione del giardino e degli spazi all’aperto; da alcuni mesi offre il suo servizio anche uno dei richiedenti asilo ospiti della Crumière.

Da alcuni mesi un importante cantiere è sorto nello spazio della Casa; di cosa si tratta?

«È un intervento importante, intorno ai 300mila euro, finanziato dall’8 per mille – spiega la direttrice –: si tratta di realizzare dietro il fabbricato principale, la nuova camera mortuaria e contemporaneamente di ottenere un nuovo salone per le funzioni ma anche per altre attività ed ulteriori spazi da utilizzare come magazzini».

Immagine di Pietro Romeo

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