Due chiese evangeliche distrutte in Senegal
02 dicembre 2016
Ignoti assalitori hanno anche ferito alcuni fedeli. Il tentativo di minare il dialogo religioso
Nel pieno svolgimento del culto, domenica 27 novembre, gruppi di assalitori hanno saccheggiato due chiese a Ouakam, comune che fa parte dell’area metropolitana di Dakar, la capitale del Senegal.
Secondo quanto riportato dal pastore David Bayaton dell’ Église des assemblées (Assemblee di Dio) ogni arredo è stato distrutto e alcuni fedeli hanno riportato ferite a seguito delle devastazioni. Armati di bastoni e sbarre di ferro i criminali hanno intimato ai presenti di uscire urlando di voler distruggere un luogo che non volevano più vedere in piedi.
Hanno quindi spintonato in malo modo all’esterno i fedeli e hanno dato via all’azione, ripetuta poco dopo in una chiesa vicina. Le forze dell’ordine sono giunte sul posto quando oramai gli assalitori si erano dileguati.
Il pastore Bayaton ha deciso di sporgere denuncia ufficiale , supportato in ciò dall’Ong Amnesty International nella sua sezione senegalese, il cui presidente Seydi Gassama ha invitato le autorità statali ad attivarsi per prendere tutte le misure necessarie per far cessare simili atti vandalici.
Anche le autorità municipali hanno stigmatizzato i fatti, riportando al contempo come essi siano un’anomalia in una nazione che appare fra le più democratiche del continente, ma in cui negli ultimi anni si è assistito ad un non ridotto numero di episodi simili, segnale di una crescente intolleranza. I cristiani rappresentano circa il 6% della popolazione senegalese e i cristiani evangelici lo 0,07%. Il dialogo fra cristiani e islamici qui è realtà da moltissimi anni. La sfida ora è quella di resistere alle forti pressioni dei gruppi integralisti che premono per alterare la natura democratica e laica della nazione, utilizzando la violenza per creare paura e indurre al silenzio una componente sociale.