La mozione, non senza ampio dibattito interno, era stata approvata nel settembre del 2013, e oggi, a tre anni di distanza, la Chiesa in Galles, parte della Comunione anglicana, ha la sua prima donna vescova.
Joanna Penberthy, 59 anni, diventa così il 129simo vescovo di st. Davids in Pembrokeshire, il primo di sesso femminile, dopo due giorni di dibattiti e votazioni da parte dei 47 membri del collegio elettorale in rappresentanza delle sei diocesi in cui è suddiviso il paese.
L'argomento da tempo è fonte di contrasti all'interno della Comunione anglicana, che raccoglie oltre 80 milioni di fedeli in tutto il mondo. Nel 1989 la Chiesa espiscopale, cioè la divisione statunitense della Comunione, è stata la prima a nominare vescovi donna. Un orientamento seguito da altre nazioni, come l'Australia, la Nuova Zelanda, il Canada, Scozia e Irlanda, e dallo scorso anno anche l’Inghilterra.
La diocesi di st. Davids copre il territorio di Ceredigion, Carmarthenshire, e Pembrokeshire nella zona occidentale del Galles. La cattedrale sorge sulle rovine di un monastero del VI secolo fondato proprio da san Davide, patrono della nazione.
«Si tratta di un passaggio storico - ha commentato alla stampa l’arcivescovo del Galles Barry Morgan - : reso possibile dalla coraggiosa scelta effettuata oramai 3 anni fa, frutto di un ampio confronto. Ma è molto importante che si sappia che Joanna è stata scelta non in quanto donna, ma per le sue indubbie capacità teologiche e di leadership».
«Ero sbalordita, assolutamente stordita – ha raccontato la nuova vescova -. Si tratta di una grande responsabilità indipendentemente dall’essere uomo o donna. Ma è anche una grande gioia, non solo per me ma per tutte le donne che nel corso dei secoli hanno avuto il coraggio di testimoniare la propria vocazione».
La nomina verrà ratificata ufficialmente il prossimo 30 novembre dall’arcivescovo Morgan nel corso del sinodo generale. Penberthy entrerà in carica il prossimo 11 febbraio.