Il “Tolerantia Award” è un premio creato nel 2006 da un pool di associazioni europee che si batte per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali. Il nucleo originario è composto da realtà operanti in Francia, in Germania e in Polonia: sono stati loro a stilare e siglare la “Tolerancja declaration” a Berlino nel 2005, con l’intento di combattere l’omofobia, la transfobia e l’odio di genere in senso lato, occupandosi di avviare azioni di sensibilizzazione e di pressione sugli enti nazionali e transnazionali che devono legiferare in materia.
Il premio è uno dei canali di comunicazione, attraverso il quale si vogliono manifestare ed evidenziare quelle persone o quegli enti che si sono spesi in questi ambiti nel corso della propria vita.
Fra i premiati 2016 nel corso della serata che si è svolta a Belfast nei giorni scorsi anche tre chiese protestanti tedesche: la Chiesa protestante in Berlino e Brandeburgo (Ekbo), la Chiesa protestante di Hesse e Nassau (Ekhn) e la Chiesa protestante in Renania (Ekir).
Si è voluto in questa maniera sottolineare l’impegno profuso per giungere in questi ultimi anni ad una piena accoglienza delle coppie dello stesso sesso all’interno delle comunità di fede, financo al matrimonio.
Un percorso coraggioso che ha fatto delle tre realtà regionali tedesche un esempio per i tanti che cercano una conciliazione fra la propria sessualità personale ed un percorso di fede che non sia escludente, divisivo e penitenziale.
Si tratta della prima volta che una realtà religiosa riceve tale riconoscimento, segno dell’importante cammino intrapreso già da alcuni anni all’interno del mondo riformato, non solo tedesco.
Le tre chiese premiate raggruppano circa 6 milioni di membri, per cui il loro peso specifico è tutt’altro che trascurabile, motivo in più per riconoscere il coraggio dimostrato con le proprie lungimiranti scelte.
Nel corso della serata un riconoscimento è andato anche alla sezione francese di Amnesty International, probabilmente la più nota associazione per i diritti umani, da sempre vicina a chi subisce condanne e violenze a causa dei propri orientamenti sessuali.