La provincia anglicana dell'Africa del Sud vota contro le benedizioni alle coppie dello stesso sesso
04 ottobre 2016
Ampio e sofferto dibattito, tappa di un percorso che riguarda l'intera comunione anglicana
Il sinodo provinciale della Chiesa anglicana dell'Africa del Sud, che comprende Sud Africa, Mozambico, Namibia, Angola, Zambia e Zimbabwe ha votato nei giorni scorsi contro l'introduzione delle benedizioni per i matrimoni fra persone dello stesso sesso all'interno delle proprie comunità.
La mozione, preparata dalla diocesi di Saldanha Bay è stata bocciata ampiamente da tutte e tre le componenti che caratterizzano l'assise, e cioè la parte laica, quella del clero di base e quella vescovile, rimanendo ben lontana dal minimo di due terzi dei votanti necessari per approvarla.
L'arcivescovo di Cape Town, Thabo Makgoba ha accolto con favore la votazione, senza entrare nel merito dell'esito ma per sottolineare la linearità del processo che ha condotto ad un voto democratico e informato. Al contempo ha voluto sottolineare come «il dibattito sul tema non sia chiuso. Senza tentare di predire i suoi esiti finali ho molto apprezzato i toni pacati, che non hanno portato a esclusioni o accuse. La parte diciamo minoritaria ha semplicemente preso atto che la nostra chiesa al momento non è ancora pronta ad un simile passo». Il sostegno all'accompagnamento delle coppie dello stesso sesso ha comunque trovato maggiori sostenitori rispetto ad altre province della comunione anglicana, più conservatrici sulla questione. L'arcivescovo Makgoba ha voluto ricordare il dolore che tali dibattiti generano in tutte le parti in causa, dolore che ha definito palpabile, al punto che nessuno ha celebrato o applaudito l'esito delle votazioni. «Non ci sono né vincitori né vinti nel regno di Dio» anche se ha voluto sottolineare il proprio personale dolore aggiungendo che «Se uno dei miei membri di chiesa soffre, allora anche io sono nel dolore con lui». E al contempo ha voluto evidenziare come «abbiamo qui, presso di noi, la vicenda del Sud Africa che come nazione ha fornito un esempio a tutto il mondo su come si possano superare anche le difficoltà che paiono maggiormente insanabili». Resta la speranza di poter limare le distanze e Makgoba ha concluso il proprio intervento con una parola di conforto «alle nostre sorelle e ai nostri fratelli lesbiche e gay. Nulla di quello che ho sentito in questi giorni di dibattiti cancella la posizione giá espressa dai nostri vescovi riguardo il mondo Lgbti: siamo tutti amati da Dio, e tutti i battezzati indipendentemente dall'orientamento sessuale sono membri a pieno titolo del corpo di Cristo. Ci rendiamo conto che molti di voi sono battezzati e confermati membri di chiesa e stanno cercando in noi una cura pastorale, un conforto, una direzione morale. Vi invitiamo a rimanere nella nostra chiesa per giocare a pieno la vostra parte nelle deliberazioni e nei dibattiti a venire».
La provincia anglicana dell'Africa del Sud esiste dal 1870, anno del primo sinodo organizzato a Cape Town, e il panorama anglicano nella regione conta circa 4 milioni di fedeli seguiti da 29 arcivescovi e circa 2000 pastori chiamati a curare circa 1000 parrocchie.