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Bagnolo Piemonte era in fermento per l'arrivo del presidente del Consiglio Matteo Renzi. La sua lunga visita nella provincia Granda è iniziata proprio dalla nuova scuola elementare statale “Don Giovanni Bosco” di Bagnolo Piemonte. Questo è il primo anno che si hanno gli effetti della nuova legge della Buona Scuola emanata lo scorso anno. Se dal punto di vista formativo e didattico le lacune sono tante, in Piemonte ci sono ancora 4 mila cattedre scoperte e mancano 154 presidi, la Buona scuola un effetto positivo l'ha sicuramente avuto: sbloccare le risorse per l'edilizia scolastica.

La nuova scuola di Bagnolo Piemonte è stata finanziata dal progetto “Scuole nuove”, inserito nella legge Buona Scuola, che ha previsto lo sblocco dal patto di stabilità di 916 mila euro per il 2014 e di 200 mila euro per il 2016, oltre al contributo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile di 424.528 euro e a quello regionale di 500 mila euro. «Bisogna ringraziare tutti – ha detto il sindaco di Bagnolo Piemonte Bruno Franco – abbiamo aperto il bando nel giugno del 2015 e dopo un anno siamo qui a inaugurarla. E' una scuola in classe energetica A+, antisismica, con pannelli fotovoltaici, riscaldamento a pavimento, evacuabile in 20 secondi, ed ha contenuto notevolmente i costi perché costa meno di mille euro a metro quadro». Il progetto prevede di realizzare anche una palestra, una piscina e le nuove scuole medie. Ma servirebbero altri due milioni di euro che il Governo dovrebbe sbloccare eludendo nuovamente il patto di stabilità.

La progettazione è stata affidata a una ditta di Bagnolo, lo studio Anteo Srl, e le opere di realizzazione vinte a bando comunale dalla Co.ga.l. di Ciriè e dalla Cemental di Genola. «Siamo contenti anche perché tutti i soldi utilizzati per la realizzazione della scuola sono ricaduti sul territorio», ha concluso il sindaco.

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