Giovani e adolescenti: poca scuola, sigaretta e cellulare in mano
14 giugno 2016
Nel 25° anniversario dalla ratifica in Italia della Convenzione Onu, esce il nono Rapporto sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Crc)
Nel 25° anniversario dalla ratifica in Italia della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza esce il nono Rapporto del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Crc), squadra composta da 134 operatori di 91 associazioni che si occupano della promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e che è coordinato da Save the children.
«In questi anni – ha ricordato a Riforma.it il direttore generale di Save the children Italia, Valerio Neri – il Gruppo Crc ha dimostrato di saper tener alta l’attenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è cresciuto, non solo in termini numerici ma anche come capacità di analisi e di approfondimento, ottenendo credibilità con i principali interlocutori istituzionali che hanno confermato, di anno in anno, la loro presenza all’evento. Siamo soddisfatti – ha proseguito Neri – delle dichiarazioni rese dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, in sede di conferenza stampa e auspichiamo che il IV Piano Infanzia possa effettivamente essere approvato e pubblicato prima della pausa estiva, ma soprattutto che ciascuna amministrazione si faccia carico delle azioni di sua competenza in esso previste e che venga previsto un monitoraggio strutturato del Piano», ha concluso Neri.
Dai dati resi noti risultano essere 2.293.778 gli adolescenti dai 14 ai 17 anni a vivere in Italia e di questi 186.450 di origine straniera. Trascorrono le loro giornate con il telefonino in mano (il 92,6 %); fanno uso di alcol, tabacco e cannabis (63,4%), conoscono il sexting (invio di messaggi sessuali espliciti), l’11,5% di loro gioca d’azzardo on line e oltre il 50% e ha subito azioni di bullismo e/o cyberbullismo; 7.000 di loro vivono in comunità, con molte incertezze sul loro futuro dopo il compimento del diciottesimo anno. Studiano, ma molti di loro abbandonano dopo la scuola dell’obbligo, soprattutto gli alunni disabili. Il 2,2%, infatti entra, suo malgrado, a far parte della categoria dei “Neet” (not in education, employment or training), ovvero quei giovani che non studiano e non lavorano, e non sono inseriti in un percorso di formazione. L’Istat ne ha contati addirittura 2 milioni nel 2014, circa il 24% dei giovani tra i 15 e i 29 anni.
L’Italia è tra i paesi europei con il più alto tasso di dispersione scolastica: il 15% dei ragazzi tra 18 e 24 anni ha conseguito al massimo il titolo di scuola media. Nel 2015, l’8,4% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni ha partecipato ad associazioni culturali, ricreative o di altro tipo; e il 9,7% ha svolto attività gratuite in associazioni di volontariato (nel 2014 erano l’8,6%).
Questi sono solo alcuni tra i principali dati che emergono dall’introduzione del nono Rapporto Crc di monitoraggio sull’attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che quest’anno è pubblicato e diffuso in un’occasione speciale: il 25 anniversario dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, avvenuta il 27 maggio 1991 con la Legge 176/1991.
«È evidente – ha dichiarato a Riforma.it il pastore valdese Luca Baratto, curatore della rubrica “Culto evangelico” di Rai Radio1 che recentemente ha tenuto a Salonicco per la Conferenza delle chiese europee (Kek) una relazione sul tema “Una presenza inosservata: i bambini nella Bibbia” – che né bambini, né adolescenti sono davvero al centro dei pensieri dei decisori delle politiche sociali. Questi dovrebbero invece fare come Gesù con i suoi discepoli: mettere un bambino nel mezzo dei suoi discepoli e poi, solo dopo aver fatto questo, iniziare a discutere, progettare e prendere decisioni».
Nel rapporto, infatti, viene messo in luce come tanti principi enunciati nella convenzione non abbiano ancora trovato piena applicazione nel nostro paese; le 143 raccomandazioni rivolte alle istituzioni evidenziano come il cammino delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza sia ancora lungo.
È possibile scaricare il nono Rapporto Crc completo da questo sito.