Diritti civili, la mappa europea
10 febbraio 2016
Italia in ritardo o no sui diritti delle persone dello stesso sesso? Pochi dubbi rimangono
In questi giorni che stanno diventando mesi, ma che a ben pensarci sono oramai anni e anni, il teatrino della politica italiana ha in cartellone la, o meglio, le discussioni che ruotano attorno all'estensione dei diritti civili anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
Abbiamo già cercato nelle scorse settimane di fornire un quadro di sintesi dei principali aspetti del Disegno di legge Cirinnà.
Nel fracasso delle urla profuse soprattutto dagli oppositori delle nuove norme, impegnati in questa maniera a tenere alti i livelli dei decibel e bassi i tassi di comprensione del pubblico, si sente spesso ripetere che in Europa il nostro paese è fra gli ultimi a doversi ancora dotare di una legislazione in materia.
Sgomberiamo subito il campo da equivoci: effettivamente è così. I dati sono inequivocabili, non mentono.
Di seguito una panoramica di cosa accade nelle nazioni che fanno parte dell'Unione europea. Dove leggerete "adozione" si intende quella di bambini esterni al matrimonio, mentre con "stepchild" si intende l'adozione del figlio già esistente del partner; dove si legge "matrimonio" si tratta di unione fra persone dello stesso sesso, mentre dove si legge "unioni civili" si intende un istituto come quello che si dovrebbe creare in Italia, leggermente meno vincolante del matrimonio tradizionale:
Svezia: adozione dal 2003, matrimonio dal 2009
Finlandia: unioni civili e adozioni figlio partner (stepchild) dal 2002, nozze e adozioni dal 2014
Danimarca: adozione da parte di coppie gay e unioni civili dal 1989, matrimonio dal 1990
Islanda: adozioni dal 2006 e poi matrimoni dal 2010
Olanda: dal 2001 matrimonio e adozione del figlio del coniuge
Belgio: matrimonio dal 2003 e adozione dal 2006
Inghilterra: dal 2002 adozione per coppie omosessuali e dal 2013 matrimonio
Scozia e Irlanda del Nord dal 2013 adozioni e matrimoni, era già attiva la stepchild
Austria: adozione dal 2015, prima stepchild
Francia: dal 1999 unioni civili, dal 2013 matrimonio e adozioni
Germania: dal 2005 stepchild e unioni civili dal 2001
Lussemburgo: dal 2014 matrimonio , primo matrimonio gay di un capo di Governo europeo
Slovenia: equiparazione diritti fra coppie gay ed etero dal 2015
Irlanda: dal 2015 unioni civili, stepchild e matrimonio
Spagna: dal 2005 matrimonio e adozione, anche per i single
Portogallo: dal 2007 matrimonio
Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Cipro e Grecia: si unioni civili, no adozioni
Lituania, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Romania e ovviamente Italia: nessun diritto.