Giro di vite sul velo islamico in Gran Bretagna
27 gennaio 2016
Una serie di norme vieteranno l'uso del niqab negli uffici pubblici e nelle scuole
Il governo britannico ha annunciato ieri di voler sostenere quegli istituti scolastici che hanno deciso di vietare il velo integrale al proprio interno, correndo il rischio con questa scelta di rilanciare il dibattito sulla libertà religiosa in un paese che si considera fra i più tolleranti al mondo.
«Le scuole possono decidere di non ammettere il velo integrale - ha dichiarato dagli studi della Bbc il ministro dell'Educazione Nicky Morgan – e il discorso vale sia per gli studenti che per gli insegnanti. Sta ai singoli istituti decidere, ma quando ad esempio si intende insegnare ai piccoli a leggere e scrivere è estremamente importante poter vedere la bocca dell'insegnante».
Nel Regno Unito il velo non è vietato nelle scuole ed è abbastanza consueto incontrare alunne che lo indossano, sebbene quasi mai nella versione integrale.
Ancora lo scorso lunedì il premier David Cameron ha ribadito di non voler legiferare a livello nazionale sul portamento o meno del velo, a differenza di quanto fatto ad esempio dalla Francia e dal Belgio, ma ha dichiarato di sostenere un disegno di legge per vietarlo in certi contesti, in talune organizzazioni o istituzioni, quali ad esempio i tribunali, i pubblici uffici e appunto le scuole.
Oltre a queste misure ne sono allo studio altre quali l'obbligo della conoscenza della lingua inglese per le donne che arriveranno OltreManica per il ricongiungimento familiare, da dimostare alcuni mesi dopo il proprio arrivo, pena il divieto a risiedere sul suolo britannico.
In Gran Bretagna sono oltre tre milioni i cittadini di fede islamica, il 5% del totale, e sono centinaia i cosiddetti foreign fighters da qui partiti per combattere in Siria e in Iraq al fianco dello stato islamico.
Traduzione Geymonat da rtbf.be