Il re Abdullah II: i cristiani arabi fanno parte integrante della nostra civiltà
28 dicembre 2015
Il re di Giordania ha sottolineato il valore simbolico della coincidenza fra il Natale e la natività del profeta Mohammad
Fonte Agenzia Fides
I cristiani arabi «sono una parte integrante del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro», e fin dall'inizio «sono stati partner essenziali per la nostra cultura, per la costruzione della nostra civiltà e per la difesa dell'islam». Così si è espresso re Abdullah II di Giordania nel corso del discorso, trasmesso martedì 22 dicembre dalla tv nazionale, con cui il monarca hascemita ha voluto felicitarsi con tutti i suoi sudditi in occasione della festa islamica della natività del profeta Mohammad (celebrata in quasi tutto il mondo il 23 dicembre) e della solennità cristiana del Natale di Nostro Signore. Re Abdullah – riferiscono fonti giordane consultate dall'Agenzia Fides – ha sottolineato il valore simbolico della prossimità tra le due celebrazioni, in un tempo in cui molti paesi «soffrono per l'estremismo e la violenza», alimentati da chi tradisce «i veri principi dell'islam e del cristianesimo».
Alla vigilia della festa islamica e di quella cristiana, Abdullah ha voluto ribadire che «l'islam è una religione di misericordia», e che cristiani e musulmani sono uniti da valori comuni totalmente opposti alle pratiche di coloro che lui ha definito come «fuorilegge dell'islam». In tale contesto, il monarca ha ribadito che tutti i giordani «vivono sotto l'ombrello di una medesima cittadinanza», e che i cristiani arabi hanno contribuito in maniera essenziale alla costruzione della civiltà arabo-islamica fin dai tempi della battaglia di Mu'tah (quando Mohammad aveva ordinato alle forze islamiche in lotta contro l'esercito bizantino di non nuocere ai cristiani della Siria).
La festività islamica del Mawlid al-nabi, la natività del Profeta Mohammad – che dipende dal calendario lunare – nell'anno 2015 viene celebrata anche il 23 dicembre. Una simile prossimità tra la festa islamica e il Natale cristiano non si verificava da 457 anni.