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Pharrell Williams duetta con il coro gospel della Emanuel Church di Charleston

È la chiesa dove il 17 giugno scorso avvenne una sparatoria mentre era in corso una riunione di preghiera

Il cantante pop Pharrell Williams ha cantato domenica 1 novembre con il coro Gospel della Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston (Sud Carolina) - la più antica chiesa metodista episcopale africana nel Sud, conosciuta come «Madre Emanuel» - dove nove persone morirono nella sparatoria di matrice razzista avvenuta il 17 giugno scorso mentre la comunità era riunita per l’incontro di preghiera.

La presenza di Williams alla Emanuel Church e le testimonianze dei familiari delle vittime sono state registrate da una troup televisiva per un programma di sensibilizzazione sulle relazioni razziali che sarà mandato in onda il 20 novembre prossimo. L’intento è di suscitare un dibattito nazionale sull’uguaglianza razziale a fronte dei diversi atti di violenza di matrice razzista compiuti negli ultimi anni negli Usa.

«Siamo grati per essere qui in questo luogo, in questo edificio, e poter sentire lo spirito della resilienza. Siete stati colpiti dal fuoco, dalla pioggia, dal vento... ma siete ancora in piedi», ha detto il vincitore del Grammy Award rivolgendosi ai fedeli che gremivano la chiesa.

Williams ha eseguito il suo singolo di successo «Freedom» (Libertà) cantando con il coro gospel che danzava accompagnato dal battito ritmico delle mani dei fedeli.

Il rev. Norvel Goff Sr., pastore ad interim, ha ringraziato Williams per il suo canto, dicendo ai presenti che «questo giovane uomo ha un messaggio che benedirà il mondo... un messaggio che parla di libertà, diversità e inclusione».

Il sermone di Goff sul tema «Cantare la canzone di Dio» ha scandito la mattinata piena di musica coinvolgente. «Abbiamo una canzone da cantare. Non deve sempre essere felice», ha detto il pastore che, alludendo alla nota canzone di Pharrell «Happy», ha scatenato le risate di tutti i presenti. A conclusione, i membri della comunità hanno unito le mani e hanno cantato «We Shall Overcome». «Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, credo ancora che noi vinceremo», ha detto Goff.

L’evento televisivo programmato per il 20 novembre durerà due ore e comprenderà testimonianze dei familiari delle vittime, dei leader della comunità, delle forze dell’ordine e dei responsabili religiosi delle città di Charleston, Baltimora, Chicago, e Ferguson, che sono state teatro di episodi di violenza armata a matrice razzista.

Il programma conterrà anche un concerto che sarà registrato il 18 novembre al The Shrine Auditorium di Los Angeles. Tra i protagonisti: Bruce Springsteen, Sting, Zac Brown Band, Jamie Foxx, John Legend, Rhiannon Giddens e altri. L’obiettivo del concerto è raccogliere fondi a favore delle vittime della violenza razziale e delle organizzazioni di tutto il Paese che lavorano per promuovere l’uguaglianza razziale.

Foto  "Pharrell Williams 2014 Coachella Valley Music and Arts Festival" by Shawn Ahmed - https://www.flickr.com/photos/thebullpen/16477761378. Licensed under CC BY 2.0 via Commons.

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