Cristiani in preghiera a Berna per il “bene del Paese” e colletta per i rifugiati
21 settembre 2015
In occasione della festa federale di ringraziamento sono state avviate azioni a favore dei migranti
Fonte: Sir, servizio informazione religiosa
Le principali associazioni e Chiese cristiane provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera si sono radunate sabato 19 settembre sulla Grosse Schanze di Berna per pregare assieme, alla vigilia del Digiuno federale o “Festa federale di ringraziamento”, una festività religiosa e civile interconfessionale svizzera che si festeggia annualmente la terza domenica di settembre, in tutta la Confederazione. L’appuntamento di preghiera a Berna è stato organizzato dalla Comunità delle Chiese cristiane in Svizzera (Agck) in collaborazione con Federazione delle Chiese protestanti (Sek), Conferenza dei vescovi cattolici (Cvs), Lega evangelica (Sea), Chiese libere della Svizzera (Vfg) e l’organismo “Preghiera per la Svizzera”. Per la seconda volta si realizza quest‘anno la "Preghiera in anticipo". «Come altri Paesi europei - si legge sul sito della conferenza episcopale svizzera - la Svizzera si trova dinnanzi a grandi sfide. Inoltre tra un mese si terranno le elezioni federali».
Durante l’incontro di preghiera è stata realizzata una colletta a sostegno di due progetti di integrazione di profughi. Con il progetto "Nuovi giardini" (di Entraide protestante suisse), i profughi vengono invitati a lavorare nei giardini familiari, cosa che non solo costituisce un‘occupazione ma permette anche contatti sociali e sostegno concreto nel quotidiano. Il secondo progetto coinvolge l‘ufficio per le questioni di integrazione e religione a Thun e Ginevra, dove già numerosi profughi si rivolgono da tutta la Svizzera ottenendo aiuto. Sebbene Il Consiglio federale abbia annunciato l‘acutizzarsi della crisi migratoria, la Svizzera non aumenterà il numero di rifugiati ammessi, preferendo accrescere gli aiuti sul terreno. Berna parteciperà al programma Ue di ricollocamento di 40 mila persone, accogliendo 1500 richiedenti asilo registrati da Grecia e Italia e provenienti da Siria, Iraq ed Eritrea. Oltre a ciò, la Confederazione stanzierà altri 70 milioni di franchi per aiuti sul terreno.