Nigeria. Diverse chiese battiste colpite dalla violenza dei fondamentalisti islamici
24 marzo 2015
Presentata una relazione a cura del presidente della Convenzione battista nigeriana
Almeno 32 chiese battiste e circa 2.000 battisti sono stati coinvolti in una rivolta del gruppo di Boko Haram avvenuta negli stati nigeriani di Nassarawa e di Benue.
Questi sono solo gli ultimi di una serie di attacchi. In precedenza, infatti, l’organizzazione terroristica jihadista ha condotto insurrezioni nello stato di Adamawa, dove si trova la città a maggioranza cristiana di Mubi, e in alcuni altri stati della Nigeria (Borno, Yobe, Taraba e Bauchi).
In una relazione presentata da Samson Olasupo Ayokunle, presidente della Convenzione battista nigeriana, si parla di gravi atti di vandalismo e dell’incendio di chiese, di residenze di pastori e di case di credenti battisti. Inoltre ci sono diversi battisti uccisi, donne violentate e fattorie distrutte.
Il documento sottolinea l’importante sostegno che il governo nigeriano sta ricevendo dal Camerun, dal Ciad e dal Niger impegnati con i propri eserciti in un’operazione congiunta contro il gruppo di Boko Haram.
Ayokunle ha espresso gratitudine per le preghiere rivolte a favore del suo paese.
«Devo riconoscere gli effetti delle preghiere che molti credenti hanno rivolto a Dio per il superamento di questo spargimento di sangue, che i fondamentalisti islamici hanno intrapresero nel nostro paese. I violenti di tutto il mondo non prevarranno».
(Fonte: BWA)