Premio Niwano per la pace ad una pastora nigeriana
26 febbraio 2015
Con la Ong da lei fondata si batte per i diritti delle donne e dei bambini nel grande stato africano
Si chiama Esther Abimiku Ibanga, è nigeriana ed è una pastora protestante la vincitrice della trentaduesima edizione del premio Niwano per la Pace. La Ibanga è la fondatrice della Ong “Women Without Walls Initiative” (Donne senza muri) che si pone l’obiettivo di porre fine alle violenze e uccisioni ingiustificate di donne e bambini nella regione di Plateau, in Nigeria. L’organizzazione è diventata una forte coalizione di donne che aldilà delle mille etnie e divisioni religiose dell’area sono unite da un unico fine, e alla sua guida ci sono le donne leader di tutti i gruppi tribali, comprese le cristiane e le musulmane. L’ideale che sta alla base dell’organizzazione è quello di uno sviluppo non violento della nazione africana, inserendo componenti femminili nei gangli chiave della vita politica e amministrativa e valorizzando il loro ruolo di portatrici di pace. La Ibanga si è battuta per far acquisire alle donne competenze in ambito economico e finanziario e contemporaneamente ha organizzato marce di protesta per denunciare i maltrattamenti e gli abusi subiti dalle sue conterranee. E’ stata la sua anche una delle voci più forti che si sono alzate per condannare le azioni del gruppo terroristico Boko Haram, che sta sconvolgendo il paese in un’escalation di violenza e sopraffazione. Voce che è diventata negli anni anche un punto di riferimento per le Nazioni Unite che vedono in lei uno dei più validi interlocutori dal paese africano.
Il premio prende il nome dal fondatore e primo presidente della organizzazione laica buddista Rissho Kosei-kai, Nikkyo Niwano che dedicò più di metà della sua vita a promuovere la pace nel mondo, specialmente attraverso il dialogo tra le fedi, e sarà consegnato alla Ibanga il prossimo 14 marzo a Tokio. Il comitato di selezione ha voluto sottolineare l’effetto positivo che l’Ong ha avuto sulla vita di migliaia di persone e delle loro comunità.