Solidarietà della Federazione luterana mondiale alle chiese luterane in Danimarca
20 febbraio 2015
A seguito degli attentati a Copenaghen, le chiese offrono spazi dove discutere quanto accaduto
«Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene», è il messaggio di solidarietà che il segretario generale della Federazione luterana mondiale, rev. Martin Junge, ha inviato alla Chiesa evangelica luterana in Danimarca (Elcd) a seguito degli attacchi compiuti il 14 e 15 febbraio a Copenaghen, dove due persone sono state uccise e diversi poliziotti sono rimasti feriti.
In una lettera al vescovo di Copenaghen, Peter Skov Jakobsen, e al presidente del Consiglio per le relazioni Internazionali della Elcd, dr. Mogens Mogensen, Junge ha incoraggiato la Chiesa luterana danese a continuare ad essere una voce profetica, a sostenere e difendere le comunità a tutti i livelli della società «per vivere insieme nella giustizia e nella pace».
Il segretario generale della Flm ha espresso gratitudine per il contributo attivo che i pastori e le chiese stanno dando nell’offrire spazi in cui incontrarsi e discutere gli eventi che hanno sconvolto Copenaghen. Junge ha in particolare menzionato le azioni di solidarietà rivolte al popolo ebraico danese e la dichiarazione congiunta di cristiani e musulmani che prende posizione contro la violenza e sottolinea la continua necessità del dialogo. Tale risposta «testimonia la visione comune a sostenere uno spazio pubblico dove la violenza non ha cittadinanza e il rispetto e la dignità di ogni essere umano sono difesi», Junge ha aggiunto.
Nel suo sermone domenicale, Lars Ottosen, pastore della chiesa di St Jakob, che si trova nei pressi del centro culturale Krudttønden dove ha avuto luogo la prima sparatoria mentre si svolgeva una tavola rotonda sulla libertà di espressione, ha dichairato: «Agli occhi di Dio siamo tutti uguali e nessun uomo o una donna può uccidere in nome di Dio. Sarebbe un insulto sia contro Dio sia contro gli uomini».