Copenhagen, ancora spari
16 febbraio 2015
La vicinanza della comunità ebraica italiana dopo il duplice attentato in Danimarca
Copenhagen come Parigi. Due nuovi attacchi, questa volta nella capitale danese, e di nuovo gli stessi obiettivi: la libertà di informazione e il popolo ebraico.
Prima i colpi di arma da fuoco al convegno in ricordo della strage di Parigi, cui partecipava anche il vignettista svedese Lars Vilks, già oggetto in passato delle attenzioni degli estremisti islamici: si registra una vittima, Finn Norgaard, fra i più celebri registi e produttori danesi. In nottata poi gli spari davanti alla sinagoga di Copenhagen e la morte di Dan Uzan, membro della comunità ebraica e guardiano dell’edificio, al cui interno si stava svolgendo una funzione. Nella mattinata di ieri la polizia ha ucciso quello che viene ritenuto il responsabile dei due attentati, Omar Abdel Hamid El-Hussein, 22 anni, nato e cresciuto in Danimarca, ma sono in corso indagini per stabilire se abbia fatto tutto da solo o aiutato da dei complici.
Fra le prime reazioni si registra quella del il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che in un messaggio inviato al presidente della Comunità ebraica di Copenaghen Dan Rosenberg Asmussen ha espresso « la vicinanza e il cordoglio di tutti gli ebrei italiani. I terribili fatti di sangue delle scorse ore, l'agguato alla sinagoga Krystalgade e il precedente attacco al convegno sulla libertà d'espressione, dimostrano come gli eventi di Parigi non siano un caso isolato ma parte di una comune strategia per diffondere terrore e insicurezza tra la popolazione. Sono ore tremende, di indignazione e di lutto. Ma i fautori dell'odio e i nemici della libertà di espressione sbagliano se pensano di riuscire nel loro intento perché noi, gli ebrei d'Europa, non ci arrenderemo. E soprattutto continueremo a vivere le nostre vite e a difendere con forza i valori fondamentali che accomunano i popoli dell'Europa democratica nata sulle ceneri dei più gravi crimini mai compiuti dall'uomo contro l'uomo e fondata sugli ideali di chi lottò per la libertà e contro odio e tirannie».