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La Federazione luterana mondiale consolida l’operazione umanitaria in Iraq

Necessario un coordinamento con i diversi attori umanitari presenti sul territorio

Nella sua prima riunione del 2015, il Comitato per il Servizio mondiale della Federazione luterana mondiale ha approvato l’avvio di un proprio intervento di aiuto umanitario in Iraq. La Flm ha assistito i rifugiati della crisi nel Kurdistan iracheno dall’agosto 2014, in collaborazione con partner locali. In particolare gli sfollati da Mosul, da Sinjar e dalla pianura di Ninive hanno ricevuto riparo, prodotti non alimentari e supporto psico-sociale.

«La Flm è impegnata nel servire le persone più povere e vulnerabili con particolare riguardo ai rifugiati e agli sfollati – ha affermato il coordinatore umanitario della Flm, Roland Schlott –. Il nostro intervento in Iraq è legato alle drammatiche necessità umanitarie e all’alto numero di sfollati interni (Idp) presenti nell’area settentrionale del paese».

In principio, la Flm ha lavorato in collaborazione con Capni (Programma di Aiuto cristiano nel Nord Iraq), un’organizzazione locale presente nella regione da molti anni, partner di lunga data della chiesa membro della Flm in Baviera, con la fondazione Jiyan e con il Centro per le vittime di tortura a Kirkuk, già operativi nella zona. «Tuttavia, è diventato subito evidente che, per soddisfare le grandi necessità delle persone, era necessaria una maggiore capacità di risposta» ha aggiunto Schlott. Oltre ad un aumento delle donazioni, sono state necessarie strutture supplementari per organizzare l’approvvigionamento e la distribuzione di beni di prima necessità (coperte, materassi, utensili da cucina, kit igienici, abbigliamento invernale, sedie a rotelle per le persone sfollate con disabilità) in modo rapido ed efficace. Pertanto la Flm dall’inizio di gennaio 2015 si è adoperata per ottenere una propria registrazione.

«La sfida più grande è l’immenso bisogno di quella popolazione. C’è un numero enorme di sfollati che non possiede più nulla. Ci sono anche molti attori umanitari sul territorio con i quali c’è bisogno di coordinarsi con attenzione per evitare che alcune zone non siano raggiunte o ci siano duplicazioni», ha dichiarato Schlott.

Al fine di migliorare il coordinamento, la Flm incontra regolarmente i gruppi di lavoro di diverse organizzazioni presenti sul territorio ed è in contatto con le autorità locali, in modo da individuare le lacune e affrontare al meglio le sfide.

Fonte: LWF

Foto: Distribuzione di abbigliamento invernale di rifugiati del campo di Khanki, Dohuk. Photo: Sandra Cox

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