La scuola più forte dell'odio
08 gennaio 2015
I minori in fuga dalla guerra potranno frequentare le scuole cristiane giordane
Continua l'esodo dei cristiani dall'Iraq, in particolare da Mosul e dalla piana di Ninive verso la Giordania, per fuggire dalle persecuzioni dell'esercito dell'Is (sono oltre settemila i profughi censiti). Di questi, circa 1400 sono minori in età scolare, per cui fra i mille problemi drammatici da affrontare, si pone anche quello dell'abbandono scolastico dettato dalle drammatiche contingenze, che inevitabilmente rischia di dare vita ad una generazione analfabeta. Del problema si sta ora facendo carico la Caritas giordana, che ha coinvolto il governo nel tentativo di trovare una soluzione. L'idea è quella di inserire i ragazzi cristiani iracheni nelle scuole cristiane del Paese, comprese quelle che fanno capo al Patriarcato latino e a quello ortodosso di Gerusalemme. Sono coinvolte alcune Ong e il ministero dello Sviluppo Sociale che da un lato stanno ricercando le scuole idonee, cercando di ovviare al problema del sovraffollamento delle aule, e dall'altro avranno lo scopo di agevolare l'inserimento dei ragazzi, sconvolti dalla fuga disperata dalle proprie case e con traumi psicologici da superare.