Svizzera: sacerdote benedice coppia lesbica
04 novembre 2014
La scelta in concordia con le autorità parrocchiali del cantone di Uri
Wendeli Bucheli, prete cattolico di Bürglen, nel Canton Uri, ha benedetto il mese scorso, nella chiesa del villaggio, una coppia di donne che vive in unione registrata. Il sacerdote cattolico ha trovato nei dibattiti del recente Sinodo dei vescovi aiuto e ispirazione per la sua decisione.
«Posso impartire questa benedizione nel nome e secondo la volontà di Dio?». Questa, secondo Bucheli, la domanda decisiva. E al termine di una lunga riflessione, la risposta è stata affermativa. «Nella chiesa vengono benedetti oggi animali, automobili, e anche armi. Per quale motivo non dovrei poter benedire una coppia che ha deciso di intraprendere il proprio cammino accompagnata da Dio?».
Prima di impartire la benedizione, il sacerdote ha informato il team pastorale, il consiglio parrocchiale e le autorità cattoliche cantonali. Tutte le istanze si sono espresse a favore della benedizione.
La dichiarazione finale del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, conclusosi lo scorso 18 ottobre, esorta ad accogliere «con rispetto e comprensione uomini e donne con tendenze omosessuali». E nei loro confronti, prosegue il documento, occorre evitare «ogni forma di discriminazione». L’ordine del giorno del Sinodo era in realtà più audace, nella direzione di un riconoscimento delle nuove forme di famiglia che ormai esistono nelle nostre società, ma al momento del voto è prevalsa una tendenza conservatrice, che in parte ha rattristato lo stesso Francesco; la dichiarazione finale è frutto di queste diverse tensioni, ed è comunque stata letta come un notevole passo in avanti nel mondo cattolico, le cui conseguenze iniziano evidentemente a mostrarsi, come in questo caso svizzero.