Non sono e non saranno gli immigrati a togliere il lavoro agli italiani, ma i robot, come già sta succedendo negli Stati Uniti e in altri paesi fortemente industrializzati. Le infinite discussioni su futili argomenti che ci vengono propinate quotidianamente dovrebbero invece concentrarsi sulla fondamentale questione lavoro. Non per dare i numeri sulla disoccupazione, sulla chiusura di aziende, per dire che bisogna crescere, che ci vuole sviluppo( ovviamente sostenibile) che ci vogliono investimenti . Se veramente si vuole attuare la Costituzione senza cambiarla ( come ha voluto la grande maggioranza degli italiani) tutta la politica dovrebbe concentrarsi e collaborare a prescindere da destre , centri e centrini, sinistre e sinistrissime, per dare finalmente attuazione al primo fondamentale articolo (L'Italia è un repubblica democratica fondata sul lavoro). Ci si aspetterebbe, anche dalla Cgil, non dei referendum sui voucher ( argomento per altro importante) ma un Piano del Lavoro nazionale, la individuazione certa dei posti di lavoro che sono realizzabili, e duraturi in quali settori, in quali aree del paese, con quali investitori , con un'Europa conciata male, vaso di coccio tra economie forti, fortissime, in crescita ben più di nostri zero virgola…
Poi, quando si parla di lavoro, si discute soprattutto di come aiutare e sostenere, almeno nei primi periodi, quelli il lavoro lo perdono, i precari... In Parlamento sono depositate varie proposte di legge su quelli che una volta si chiamavano ammortizzatori sociali, e che appunto, come quelli dell'automobile , servono ad attutire il colpo dell'improvvisa disoccupazione. Cassa integrazione, indennità di disoccupazione, di mobilità. Qualche volta con la cassa si è esagerato, abusato, truffato con ex-dipendenti che ricevano per anni il sussidio mentre magari facevano un altro lavoro… Per motivi validi e altri meno, adesso tutto è stato assorbito dall'Aspi, Assicurazione sociale per l'impiego ; la Ragioneria generale dello stato aveva stimato nel 2012 una spesa di 2 miliardi in più rispetto ai vecchi ammortizzatori. E poi si parla di reddito minimo garantito, di salario minimo, di reddito di cittadinanza.. a suo tempo si era parlato di salario per le casalinghe o di sussidi per la nascita di un figlio . Tutto utile, ma a tamponare. Se la repubblica è fondata sul lavoro, vuol dire che non bisogna tamponare con un reddito di cittadinanza ma con un lavoro di cittadinanza ( la grande opera pubblica veramente necessaria è la manutenzione meticolosa del territorio, la prevenzione, la cura delle persone, dell'ambiente, del patrimonio culturale e artistico...Sono tutte cose che sappiamo fare bene, essenziali per attirare il turismo non mordi fuggi, dunque per l'economia e la crescita.
Tra l'altro sono anche i posti di lavoro meno toccati dalla prossima invasione dei robot. Secondo Bill Gates, il fondatore di Microsoft...non bisogna essere eccessivamente pessimisti sulla perdita dei posti di lavoro causata dall' automazione: ci saranno sempre molti lavori che i robot non possono fare, come quelli di cura o di insegnamento. Più preoccupante è il fatto che le occupazioni più a rischio sono quelle attualmente meno retribuite, perciò l'introduzione dei robot potrebbe aumentare il divario tra ricchi e poveri. Bill Gates ha lanciato una provocazione che fa discutere: i robot paghino le tasse! Il suo ragionamento non fa un grinza: se un lavoratore umano guadagna 50.000 dollari lavorando in una fabbrica, il suo reddito è tassato, se un robot svolge lo stesso lavoro dovrebbe essere tassato allo stesso livello. L'uso dei robot può far risparmiare sul costo del lavoro e perciò potrebbero pagare imposte minori di quelle umane, ma dovrebbero pagarle, e così si potrebbero occupare altre persone, per i lavori che solo gli umani sanno svolgere.
Fantascienza, eccessivo ottimismo?. Sarà, ma almeno si parla di cose serie, anziché litigare sullo stadio della Roma o sulle palme davanti al Duomo di Milano. Quanto alle tasse, prima di arrivare ai robot, è troppo sperare che un giorno le paghino tutti gli umani, calciatori idolatrati , arricchiti sul lavoro nero, palazzinari, riciclatori di denaro sporco, ma anche... distinti cittadini con seconda casa e tante famiglie di ceto medio che non hanno mai compilato un 730. Ci sarebbero un po' di soldi pubblici da investire...