Quale può essere il denominatore comune tra un laboratorio sul tema del viaggio, due scrittori, una sfilata, un pranzo etnico, una sartoria e una libreria?
Un tema, l’immigrazione, e un continente, l’Africa: questo è l’oggetto della ricca e animata giornata di studio che si terrà giovedì 2 marzo alla Casa valdese di Torino (corso Vittorio Emanuele 23), organizzata dalla libreria Claudiana e dal Centro culturale «A. Pascal».
Tra gli animatori principali di questo progetto c’è Sara Platone, titolare della libreria, che ci spiega com’è nato:
«L’idea è nata durante l’ultima edizione di Pralibro, quando abbiamo avuto ospite Ribka Sibhatu, scrittrice eritrea, che è piaciuta molto; alcuni nostri amici e sostenitori mi hanno chiesto di riproporla a Torino, poi da cosa nasce cosa e quindi abbiamo deciso di fare una giornata di studio pensata soprattutto per i giovani (infatti parteciperà una classe), anche se aperta al pubblico. La partecipazione è libera, ma abbiamo chiesto di iscriversi soprattutto per sapere quante persone si fermeranno a pranzo, perché offriamo un pranzo africano a base di riso e pollo».
La giornata non sarà quindi puramente teorica, ma avrà forti elementi pratici ed esperienziali, a cominciare dal primo momento della giornata, che si aprirà alle 10 con un laboratorio organizzato dai giovani, i quali proporranno al pubblico un’animazione. Che cosa puoi dirci di questa attività senza svelare troppo?
«Sono tutti ragazzi che frequentano la chiesa, alcuni fanno parte della Federazione giovanile evangelica italiana (Fgei), riproporranno al pubblico un’attività che hanno fatto nel corso dell’anno, un brainstorming sull’idea che abbiamo del viaggio di un immigrato. Alla fine della giornata, dopo il lavoro, dopo aver sentito i relatori e visto un video, tireranno le fila per capire se l’idea che abbiamo è basata su preconcetti, se è cambiata o meno dopo le attività svolte».
Per affrontare il tema, complesso e articolato dell’immigrazione, interverranno due scrittori, oltre a Ribka Sibhatu che hai citato prima ci sarà anche Otto Bitjoka, laureato alla Cattolica, in Scienze Economiche e Bancarie, membro della chiesa valdese di Milano, promotore di diverse iniziative e progetti a sostegno degli immigrati.
«Otto Bitjoka è (tra le altre cose) anche un autore Claudiana, ha scritto un libro su queste tematiche, (Legittime aspettative. Il cammino dell’immigrato nella nuova Italia, nel 2014, ndr), parla molto bene ai giovani, in quanto ha diverse esperienze in questo campo, in questo momento sta lavorando a un cartone animato».
Nel pomeriggio alle 14 ci sarà la presentazione del progetto Irepo, di Palermo, che nasce dall’esperienza dell’associazione “Pellegrino della terra”, in collaborazione con il Centro diaconale La Noce. Il suo nome significa “lavorare insieme per costruire il futuro”, di che cosa si tratta?
«Incontreremo un rappresentante di questo progetto sartoriale finanziato dall’otto per mille della Chiesa valdese, che sta funzionando bene, si tratta di una cooperativa che realizza abiti, quindi affronteremo il tema dell’inserimento lavorativo e sociale degli immigrati, con la formazione e la vendita dei prodotti, con una prospettiva positiva, concludendo con una sfilata degli abiti realizzati da questa cooperativa».
Sarà quindi un’esperienza che coinvolgerà i diversi sensi, la vista e magari anche il tatto, l’udito, il gusto e l’olfatto…
«Volevamo proporre una panoramica completa, soprattutto perché i destinatari sono i ragazzi, l’idea è di approfondire in una giornata l’argomento sotto tante sfaccettature e punti di vista».
L’appuntamento è quindi per giovedì 2 marzo alle 10 alla Casa valdese di Torino, corso Vittorio Emanuele 23, per info e prenotazioni rivolgersi alla libreria Claudiana (via Principe Tommaso 1) telefono 011.669.24.58, email [email protected]