Dio ascolta!
26 gennaio 2017
Un giorno una parola – commento a Giona 2, 3
Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto
Giona 2, 3
Gesù dice: «Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori»
Giovanni 6, 37
Il profeta Giona è colui che lotta contro la volontà di Dio. Egli rifiuta di portare agli abitanti di Ninive la parola del Signore quale giudizio per la malvagità operante in città. Fugge da Dio e intraprende un viaggio imbarcandosi e mette tra lui e Dio il mare, quale ostacolo all’azione di Dio stesso.
Ma Dio raggiunge Giona e solleva la tempesta sul mare. Per impedire la morte dei marinai, Gioia è gettato in mare e viene inghiottito da un gran pesce e dopo tre giorni il profeta eleva la sua preghiera a Dio.
Due immagini fanno da sfondo al nostro racconto nel quale troviamo Giona, la sua lotta con Dio e l’azione di Dio quale giudice dei popoli. Le immagini sono: il mare e il gran pesce. Esse rappresentano la rottura del buon ordine di Dio nella creazione e il ritorno al caos, ma in particolare stanno ad indicare la presenza della morte quando ci si allontana da Dio.
Il messaggio straordinario che il lettore biblico riceve dalle vicende di Giona è che Dio ascolta la preghiera dell’uomo pur se è immerso nelle tenebre della valle oscura (Salmo 23). Dio sa ascoltare! Dio non si dimentica di noi e libera ogni essere umano dal legame del terrore e della paura. In Dio è possibile ritrovare vita, vita vera perché Giona viene gettato dal gran pesce sulla spiaggia dopo tre giorni.
Ogni lettore dei vangeli ricorderà la parola di Gesù riguardo al “segno di Giona”: la liberazione dopo tre giorni per indicare la resurrezione. Vi è per ogni uomo e ogni donna il tempo della nuova nascita per la vicinanza di Dio che non punisce, ma dona vita vera.