Meglio poco con il timore del Signore che gran tesoro con turbamento
Proverbi 15, 16
Osservate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete!
Luca 12, 24
E noi, quanto più degli uccelli valiamo? Su questa Terra, la facciamo da padroni, ma sempre più gente pensa che dovremmo smetterla. Quasi ogni centimetro di questa Terra è trasformato ad uso degli esseri umani, e non sembra che le cose cambieranno presto. Eppure nella Bibbia spesso leggiamo passi in cui si dice che gli esseri umani hanno una dignità maggiore di quella del resto del creato, anche se vivono nella fatica, mangiando il frutto dei campi con l’affanno, mentre il resto del creato se la cava bene, dato che a loro provvede direttamente la misericordia di Dio.
Come in una strana famiglia, un Padre severo sembrerebbe considerare così tanto i propri figli da lasciarli lavorare senza aiuto alcuno, mentre gli animali domestici ricevono il cibo e la cura di cui hanno bisogno, senza contropartite. E per secoli ci siamo sentiti in diritto di rendere l’ambiente a nostra misura perché noi dovevamo lavorare la terra col sudore della fronte, non come gli altri che ricevevano senza fatica. Così ci piacevano gli animali che ci sembravano «laboriosi» e disprezzavamo quelli che ritenevamo «disonesti» o violenti.
E invece oggi dovremmo capire meglio, e vergognarci un po’, per aver abusato dell’ambiente, per aver fatto soffrire questa creazione a cui Dio tiene così caramente, solo per il nostro guadagno, per creare qualcosa che sia finalmente a nostra immagine. Un po’ più di fiducia, e un po’ meno di sete di potere, ci avrebbe fatto forse vivere più a contatto col resto della creazione, di cui facciamo parte, non di cui siamo padroni. E così vedere che non siamo gli unici a sudarci il pane, e che anche noi riceviamo gratuitamente da Dio quel che ci serve per ben-vivere, senza ansie, senza gare di supremazia, senza prevaricazioni. Dio dona generosamente anche a chi noi riteniamo inferiore. E noi, quanto più degli uccelli valiamo?