Grandi sono le opere del Signore e contemplate da chi le ama
Salmo 111, 2
Guardate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di loro
Luca 12, 27
A te fratello o sorella che oggi leggi questa Parola, voglio dire: «Non stare in ansia!». Infatti con la mia e la tua ansia non possiamo aggiungere nemmeno un giorno alla nostra vita.
A te fratello o sorella che oggi leggi questa Parola voglio dire: «Il Padre sa le cose di cui tu hai bisogno!». Per cui utilizziamo il nostro tempo a cercare il Regno di Dio, piuttosto che a dar peso alle priorità umane. Il cibo, il lavoro, come vestiamo: a queste nostre priorità che generano ansia, Gesù contrappone la tranquillità della certezza che Dio provvederà a noi e alle nostre esigenze.
Perché per il Signore Dio, la priorità è data dalle sue creature e come nutre i corvi e come veste i gigli, allo stesso modo nutrirà e vestirà anche noi.
L’ansia, che quotidianamente ci accompagna alla ricerca di chissà che cosa, è una bestemmia contro Dio e contro la sua generosità.
L’ansia è mancanza di fiducia in Lui.
L’ansia è mancanza di generosità verso gli altri.
L’ansia è mancanza di interesse verso il Regno.
L’ansia rappresenta il nostro fanatismo, quello che ci spinge a volere essere «tutto» quello che non siamo, a voler avere «tutto» quello che non abbiamo. Eppure la nostra meraviglia è l’essere creature di Dio, volute, cercate, amate.
A te fratello o sorella che oggi leggi questa Parola, voglio dire: «guarda i gigli come crescono!», non ti piacerebbe essere vestito come loro? Amen!