Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca
Salmo 23, 5
Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo. Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d’olio? Ma Gesù disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un’azione buona verso di me.
Marco 14, 3.4.6
L’immagine del Salmo è quella di un banchetto che offre ospitalità ad alcuni invitati. Una tavola viene apparecchiata con cibi prelibati e bevande pregiate come anticipazione del grande banchetto del Regno di Dio al quale è possibile partecipare senza una particolare condizione. Vi partecipano tutti i popoli: quelli fedeli a Dio e quelli infedeli; quelli che hanno camminato con fatica nella «valle dell’ombra della morte» e quelli che hanno fatto di tutto per scartare ogni pericolosità nel loro vivere; quelli che hanno subito violenza e quelli che hanno provocato violenza.
Il profeta Isaia aveva ricordato: Il Signore degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi pieni di midollo, di vini vecchi raffinati (Isaia 25, 6).
Così a questo convito sono presenti i nemici! Ogni qualvolta il Signore raccoglie il suo gregge per offrire ospitalità, non è possibile separare il giusto dall’ingiusto perché sono parte di un tutto. Come ricorderà una parabola di Gesù, non si può separare il buon grano dalla zizzania! Al convito sediamo avendo accanto il nemico, colui che mai riusciremo ad accogliere e ad amare, ma che ugualmente è invitato dal Signore di questa mensa. Nonostante questa presenza forte e preoccupante dei nemici, Dio opera rendendo la “coppa traboccante”, offrendo la sua grazia in un dono sovrabbondante per il giungere del suo Regno. Sarà questo l’annuncio scandaloso del vangelo di Gesù; la sua parola di perdono e la sua opera di amore raccolgono una umanità unita nella fragilità e nei conflitti, ma la presenza dei nemici non sarà un ostacolo all’opera del Regno di Dio.